Fedele, ma un po’ troppo intraprendente

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Era il servo di Eliseo e ho l’impressione che facesse un po’ da segretario al profeta. Certo era un tipo intraprendente. Si chiamava Ghehazi.

È nominato la prima volta quando accompagna Eliseo a Sunen e sono ospitati da una donna molto gentile. Essa aveva notato già da qualche tempo Eliseo e aveva capito che era un servo di Dio. Perciò aveva proposto al marito di allestire una stanza in cui si sarebbe potuto ritirare durante i suoi spostamenti.

Eliseo le chiede se avesse qualche desiderio speciale e lei risponde che era contenta di come stava. Viveva fra la sua gente e aveva tutto quello di cui poteva avere bisogno.

Eliseo non è soddisfatto di quella risposta, perciò chiede a Ghehazi: “Cosa potremmo fare per lei?”.

Gheazi si stringe un po’ nelle spalle e fa un po’ di matematica: finanziariamente, la donna stava bene, di salute anche, e poi commenta a Eliseo: “Non ha figli... ogni donna desidera avere un bambino... suo marito è vecchio... forse...”.

Il profeta pensa che l’idea sia buona e dice a Ghehazi di andare a chiamare la donna e le annuncia: “In questo stesso tempo, l’anno prossimo, abbraccerai un figlio”.

La donna risponde piuttosto incredula: “Non mi ingannare!”

Però, l’anno dopo, stringeva davvero fra le braccia un bel bambino!

Passa del tempo, il ragazzo è cresciuto e, un giorno durante la mietitura, si prende un bel colpo di sole e muore. La mamma si precipita dal profeta, gli abbraccia i piedi.

Ghehazi la vuole trattenere da tante effusioni. Agisce un po’ con l’insofferenza dei discepoli che volevano allontanare le mamme che portavano i loro bambini da Gesù. I servi dei servi di Dio, a volte, sono leggermente insensibili! Ma Eliseo capisce che la donna era disperata.

Sente la notizia della morte del ragazzo e ordina immediatamente a Ghehazi di andare a appoggiare il suo bastone sul corpo senza vita del ragazzo. Ghehazi ubbidisce, ma non succede nulla. Il corpo non reagisce. (Se devo dare la mia modesta opinione, mi pare che Eliseo pretendesse un po’ troppo da un pezzo di legno. Avrà forse pensato che anche Mosè aveva usato il suo bastone per compiere dei miracoli? Oppure il Signore gli voleva insegnare che Lui non approva gli intermediari? Chi lo sa? Ripeto che sto solo immaginando...).

In ogni modo, la donna dice a Eliseo che non se ne sarebbe andata e gli fa capire che aveva grande bisogno di aiuto. Eliseo decide di accompagnarla. Arriva vicino al corpo del ragazzo, lo risuscita con una sequenza drammatica di azioni, che ricordano i tentativi di rianimazione da parte di infermieri e paramedici odierni (2 Re 4:33-35), e lo restituisce alla madre.

Poi torna a casa con Ghehazi, un servo ubbidiente e savio cosigliere.

Ora sento il vostro commento: “Ma in che cosa era troppo intraprendente quel povero Ghehazi? Ha agito come una qualunque persona di buon senso...”

Fin qui, avete ragione: aspettate il prossimo episodio. Su questi stessi schermi! Ciao!
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