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Si chiamava Eliezer ed era il capo dei servi di Abraamo. Proveniva da Damasco e era nato in casa di Abramo. Forse era figlio di una serva che abitava in quella famiglia. È l’esempio di un servo perfetto. Non è ricordato niente di negativo su di lui. Abraamo gli aveva affidato il governo di tutti i suoi beni.
Prima che nascessero Ismaele e Isacco, Abraamo lo considerava il suo erede naturale. Lo disse perfino a Dio, quando il Signore gli stava rinnovando la promessa che sarebbe diventato il padre di una grande nazione. Dio affermò: “Questi non sarà tuo erede; ma colui che nascerà da te sarà tuo erede” (Genesi 15:3,4). E glielo confermò anche con dei segni miracolosi e eclatanti.
Quando Abraamo aveva circa 140 anni, chiamò Eliezer e gli affidò un compito importantissimo: trovare una moglie per Isacco, il figlio che Sara gli aveva partorito e che era morta di recente.
“Eliezer, devi giurare solennemente davanti al Dio dei cieli e della terra che andrai a cercare una moglie per Isacco. Non prenderai per nessuna ragione, una donna pagana per mio figlio, ma andrai a trovarla fra i miei parenti, nel mio paese d’origine”.
“E se non volesse venire? Dovrò tornare e portare Isacco nel paese da cui sei venuto?”
“Assolutamente, no! Dio mi ha promesso di darmi dei discendenti in questo paese. Isacco deve rimanere qui, in questa terra. Sono persuaso che Dio ti guiderà e ti preparerà la strada. Se poi dovesse succedere che la donna rifiutasse di venire, il tuo giuramento sarà sciolto. Isacco non deve andarsene da qui”.
Primo punto in favore di Eliezer, in quanto servo fedele, riceve un ordine e fa delle domande per essere sicuro di avere capito bene l’incombenza e per non sbagliare.
Il servo parte con dieci cammelli e dei servi; può disporre dei beni del padrone. Il viaggio è lungo, fino in Mesopotamia, alla città di Naor.
La carovana si ferma alla periferia della città, Eliezer fa riposare gli animali, vicino a una fonte e prega.
Secondo punto in favore di Eliezer: Credeva nel Dio del suo padrone e chiede di essere guidato. Non solo: intercede con profondo affetto per Abraamo e prega in maniera specifica. “Fa’ che la fanciulla alla quale dirò: «Abbassa, ti prego, la tua brocca perché io beva» e che mi risponderà: «Bevi e darò anche da bere ai tuoi cammelli» sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco” (Genesi 24:14).
Terzo punto in favore di Eliezer: non si precipita nella scelta e chiede a Dio di guidarlo con un segno quasi impossibile. Non c’era niente di difficile nel dare da bere a un vecchio, ma era invece una fatica immane abbeverare dieci cammelli che avevano viaggiato dalla Terra Promessa fino in Mesopotamia. La ragazza avrebbe dovuto dimostrare una prontezza e un’energia incredibili. “Le navi del deserto”, come sono chiamati i cammelli, bevono ettolitri di acqua.
Non credo che oggi sia giusto chiedere al Signore dei segni come era lecito fare al tempo dell’Antico Testamento. Se, però, qualcuno volesse proprio farlo dovrebbe chiedere qualcosa di pressoché impossibile per essere sicuro di non prendere dei granchi.
Arriva una bella ragazza, Rebecca. Eliezer le fa la sua richiesta e quella offre di dar da bere anche ai cammelli. “Eliezer la contemplava in silenzio, per sapere se il Signore avesse dato o no successo al suo viaggio” (v.21). Una volta abbeverati i cammelli, Eliezer le dà dei gioielli preziosi, le chiede ospitalità e domanda di chi sia figlia: proprio una parente di Abraamo! Che risposta!
Quarto punto in favore di Eliezer: ringrazia e adora. “Allora l’uomo si inchinò e adorò il Signore e disse: «Benedetto sia il Signore, l’Iddio di Abraamo, mio signore, che non ha cessato di essere buono e fedele verso il mio signore. Quanto a me, il Signore mi ha messo sulla via della casa dei fratelli del mio Signore»” (vv. 26,27). Più di così non poteva chiedere.
Quinto punto a favore di Eliezer: non indugia. Va alla casa di Rebecca, tratta coi suoi parenti, e, dato che Rebecca accetta con decisione di partire con lui, non perde tempo, nonostante le proposte dei parenti di Rebecca, che lo vorrebbero trattenere. Parte con la loro benedizione, con la sposa designata da Dio per Isacco e il desiderio di far felice Abraamo.
Eliezer, un servo esemplare. Preciso, pronto, uomo di preghiera, riconoscente, devoto e premuroso. Un buon esempio anche per noi.
(La descrizione dell’arrivo da Isacco e del suo incontro con Rebecca è un vero capolavoro letterario. Lo potete leggere per conto vostro nel capitolo 24:62-27, della Genesi).
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