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Se lo chiedeva Salomone. Tu, come definiresti una persona fedele? A me pare che sia uno su cui puoi contare, che mantiene le promesse e che con diligenza fa quello che si è proposto.
Un marito fedele non tradisce la moglie e una moglie fedele vive per piacere a suo marito. Un impiegato fedele lavora, senza sprecare tempo (neppure per testimoniare della sua fede a un collega. Lo farà nella pausa pranzo). Un operaio fedele compie la sua opera con cura. Uno studente fedele studia regolarmente e non copia dal compagno i compiti in classe. Un insegnante fedele si preparara con cura e segue i suoi studenti. Continuate voi!
La fedeltà è un carattere di Dio. Bibbia lo dice molte volte sia nell’Antico sia nel Nuovo Testamento. E Dio è l’unico davvero perfettamente fedele.
“Egli è la rocca, la sua opera è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. È un Dio fedele e senza iniquità. Egli è giusto e retto” (Deuteronomio 32:4). Meglio di così...
“Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, perché fedele è Colui che ha fatto le promesse” (Ebrei 10:23).
La fedeltà è il derivato dell’immutabilità di Dio. Egli non cambia ciò che ha detto e promesso e non cambia il suo modo di agire, qualunque siano le circostanze.
Dio è fedele nell’aiutarci a progredire nella santificazione (se lo lasciamo fare). Ogni nostro progresso è merito suo: “Il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Fedele è Colui che vi chiama, ed egli farà anche questo” (1 Tessalonicesi 5:23). Se siamo disubbidienti ci rimette in riga. Con le buone o con le cattive.
Dio è fedele nel valutare la nostra condotta. Non può fare altro che essere fedele. “Se abbiamo costanza con Lui anche regneremo; se lo rinnegheremo anch’Egli ci rinnegherà; se siamo infedeli Egli rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso” (2 Timoteo 2:13,14). Se camminiamo con Lui, ci sosterrà. Se lo rinneghiamo, evidentemente, dimostriamo di non averlo mai conosciuto personalmente e di non avere creduto in Lui di cuore. Terribile, no?
Dio è fedele nel perdonarci: “Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità” (1 Giovanni 1:9). Il perdono di Dio è una fonte inesauribile.
Dio è fedele nel correggerci: un padre che ama davvero non è né permissivo né ingiusto nelle sue pretese. “Io so, Signore, che i tuoi giudizi son giusti e che mi hai afflitto nella tua fedeltà” diceva un salmista (Salmo 119:75).
Dio è e sarà fedele nel giudicare. Sia che prometta di premiare sia che prometta di punire, farà come ha detto. “Egli viene, viene per giudicare la terra. Egli giudicherà il mondo con giustizia, e i popoli secondo la sua fedeltà” (Salmo 96:13).
Dio è fedele nel proteggerci. “La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza” (Salmo 91:4). E quante volte lo ha fatto e non ce ne siamo neppure accorti!
E noi? La richiesta del Signore per noi è semplice, ma impegnativa: “Quello che si richiede dagli amministratori (cioè dalle persone a cui è stato affidato un bene da custodire e distribuire) è che ciascuno sia trovato fedele” (1 Corinzi 4:2).
Dio ci ha dato delle capacità: usiamole per servirlo.
Ci ha dato dei beni materiali o spirituali: facciamoli fruttare per Lui.
Ci ha dato un cervello: usiamolo pensando a cose utili.
Ci ha dato una vita: non sprechiamola.
Attenzione! Le richieste di Dio sono ordini: non sono buoni consigli né suggerimenti, come si usa dire oggi, anche nelle prediche.
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