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Non c’è niente di più difficile dell’avere a che fare con una persona mutevole di umore.
“Che aria tira oggi con tua moglie?” chiede un amico.
“Oggi non è aria!” Oppure: “Abbastanza buona, ha dormito bene.” Oppure: “Non ne parliamo!” Oppure: “Non so mai cosa vuole.”
È normale che tutti abbiamo dei giorni “no”. Ma se il tempo variabile è la costante di una persona con cui dobbiamo vivere, la vita diventa davvero difficile e c’è da andare ai matti.
Una qualità meravigliosa di Dio è che non cambia. È immutabile. Non fa capricci. Non cambia idea. È sempre lo stesso. Non cambia i suoi proponimenti. Non cambia i suoi piani. Non cambia il suo carattere. È sempre buono, è sempre santo, è sempre giusto.
“Non verrò meno alla mia fedeltà. Non violerò il mio patto e non muterò quanto ho promesso” dice il Signore (Salmo 89:33,34). E nel Nuovo Testamento è scritto che “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno” (Ebrei 13:8). Che meraviglia!
L’immutabilità di Dio riguarda il mondo che ha creato. Egli ha promesso: “Finché la terra durerà, semina e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno mai” (Genesi 8:22). L’ha detto dopo il diluvio e così è stato ed è.
La sua immutabilità riguarda la sua relazione con l’uomo. Dio ama l’uomo di un amore eterno. Quando lo ha creato, ha voluto avere comunione con lui. E ancora lo vuole. Prima della creazione del mondo e del genere umano, Dio sapeva che il peccato sarebbe entrato nel mondo a causa della disubbidienza di Adamo e Eva e perciò aveva predisposto un piano per la salvezza dell’umanità. Dio non cambia ciò che vuole.
L’apostolo Paolo lo ha espresso molto bene nella sua lettera agli Efesini: “Benedetto sia il Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. In Lui ci ha eletti prima della creazione del mondo, perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a Lui...” (1:3,4).
E l’apostolo Pietro afferma nella sua prima lettera: “Sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere, tramandatovi dai padri, ma col prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia, già designato prima della creazione del mondo...” (1:18-20).
Da sempre Gesù Cristo è stato designato per essere l’unico mezzo di salvezza per l’umanità, l’unico mediatore, l’unico oggetto di fede. Nonostante la cattiveria umana, il piano di Dio non è cambiato. Dio continua a volere amare (e a voler essere amato) e a salvare chi si avvicina a Lui, per mezzo di Gesù.
“In nessun altro è la salvezza, perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati” (Atti 4:12).
“C’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Gesù Cristo uomo, che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti” (1 Timoteo 2:5,6).
“Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16).
Gli uomini, attraverso i secoli e i millenni, hanno inventato molte altre vie di salvezza: buone opere, sacrifici, mortificazioni, doni in denaro, pellegrinaggi. Tutti inganni che servono solo a coltivare l’orgoglio.
L’unica via è Gesù e la sua chiamata è per tutti: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò riposo”.
Hai ascoltato questo invito? Hai risposto? Se lo senti oggi per la prima volta, non lo trascurare.
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