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Gesù non ha mai fatto miracoli inutili per farsi pubblicità ed è stato anche un perfetto insegnante. Ha insegnato la dottrina, la morale, la fedeltà e ha anche inculcato nei suoi discepoli la gioia e importanza del lavoro.
Proprio quando aveva proposto che andassero a riposare, lo abbiamo visto la volta scorsa, si trovarono di fronte una moltitudine di gente. Con compassione Gesù si mise a insegnare, perché vedeva che tutti erano confusi e sbandati come pecore senza pastore.
Verso sera, la gente aveva fame, e Gesù disse ai discepoli di sfamarla.
“Ma come si fa... non è possibile... siamo venuti per un po’ di vacanza...” avranno pensato i discepoli. E dissero al Signore: “Mandali a casa, che si comprino da mangiare”.
Sappiamo come è andata a finire. Un ragazzo aveva cinque pani e due pesci, li ha dati a Gesù. Gesù ha dato ai discepoli l’ordine di mettere la gente seduta in gruppi, ha pregato e ha moltiplicato pane e pesci in modo che ci fosse cibo in abbondanza per tutti.
A quel punto avrebbe potuto battere le mani, fare qualche gesto teatrale, dire abracadabra e far cadere cibo sufficiente davanti a tutti. Invece no.
Quello che poteva fare solo Lui – moltiplicare il cibo – lo ha fatto, ma ha lasciato fare ai discepoli quello che potevano fare loro. Distribuire cibo a tanta gente deve essere stato un lavoro immane, ma era alla portata dei discepoli.
Mi pare che qui sia qualcosa da imparare. L’opera di redenzione la poteva compiere solo Lui, che era Dio e senza peccato. Ma il compito di annunciare il messaggio della redenzione e della salvezza lo ha affidato a chi ha creduto in Lui. Anche se lo potrebbe scrivere a caratteri cubitali nei cieli ogni giorno, non lo fa. Vuole che lo dimostriamo noi con la nostra vita e che lo diciamo con la nostra bocca.
Dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, Gesù ha dato ai discepoli una bella lezione di ecologia. Dopo che tutti avevano mangiato, ha ordinato che si raccogliesse quello che era avanzato (Giovanni 6:12). Così il cibo rimasto non è andato sprecato e il terreno è stato lasciato sgombro da rifiuti. Ricordiamolo quando andiamo in picnic.
Il Signore ringraziava e apprezzava chi lo serviva. C’erano delle donne che seguivano il Signore e provvedevano il denaro e l’aiuto necessario per Lui e i discepoli (Marco 15:40,41). Le ha lasciate fare e i loro nomi sono ricordati nei Vangeli.
Quando Maria ha sparso, in segno di amore, un olio prezioso sul suo capo, l’ha difesa dalle critiche ingiuste dei discepoli (Marco 14:3-9), dicendo: “Lasciatela fare... ha fatto quello che ha potuto”.
In un episodio, ricordato nei Vangeli, ha rimproverato gentilmente una donna, Marta, che si affannava e affaticava per servirlo, quando sarebbe stato più opportuno ascoltare quello che Lui diceva (Luca 10:41,42). Non ha criticato il servizio, ma il momento in cui era fatto. Se ricordo bene, è la sola volta in cui l’ha fatto. Occhio alle priorità, dunque!
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