Tu sei esattamente quello che pensi. Lo dice la Bibbia e per questo ti dice che cibo devi dare alla tua mente.
La volta scorsa ho concluso facendo una lista di cose con cui riempire la mente, contenute nel capitolo 4 della lettera ai Filippesi. Bella,vero? Però, se sei come me, le liste mi fanno un po’ l’effetto dell’elenco del telefono. Le scorro, ma non mi fermo a pensare bene a ogni elemento.
Perciò ti propongo di rileggere con me la lista. Metà oggi e metà nel prossimo blog.
Allora, l’apostolo Paolo comincia dicendo che dobbiamo pensare a...
TUTTE LE COSE VERE devono essere oggetto dei notri pensieri. La nosta mente immagazzina più facilmente le cose brutte che quelle buone. Nel pensare alle cose vere, mi vengono in mente, naturalmente, le parole della Bibbia, che sono tutte vere.
Ma penso anche a quello che ascoltiamo o alla radio, alla TV o apprendiamo dalle persone. Chiediamoci sempre: questa cosa è vera? È utile? Mi fa del bene? Se sì, incorporiamola nel nostro bagaglio mentale.
Ma attenzione! Pensiamo a cose vere al negativo. Ai pettegolezzi, per esempio. Possono anche avere una certa misura di verità, ma che bene mi fanno? In genere, riportano solo cose cattive, per le quali, in genere, non possiamo fare assolutamente nulla, ma che suscitano una voglia matta di parlarne con qualcuno. Evitiamoli, anche se il gossip oggi piace tanto, da diventare spesso parte del telegiornale.
TUTTE LE COSE ONOREVOLI, degne di essere rispettate, apprezzate e approvate.
Nel mondo c’è tanto marciume. Non possiamo evitarlo né ignorarlo, ma non deve diventare oggetto dei nostri pensieri. È più facile pensare a quello che non fa il governo che notare quello che fa di buono, criticare i propri vicini, i parenti e rimuginare sui loro difetti, che notarne i lati positivi. Concentriamo i nostri pensieri su quello che è buono e degno di rispetto.
Meditiamo piuttosto sulla bontà del Signore che, invece di punire immediatamente i malvagi trattiene la sua ira e esercita pazienza, trasformiamo in preghiere le nostre critiche e rallegriamoci nella nostra salvezza. Saremo più sereni noi e più contenti quelli che vivono vicino a noi.
TUTTE LE COSE GIUSTE. Le cose davvero giuste si trovano solo nella Bibbia. Tutti i suoi insegnamenti sono dettati dalla mente di Dio. Ci dice come vivere in famiglia e nella chiesa. Come lavorare e usare i soldi. Come interagire col prossimo.
Perciò, quando la leggiamo, confrontiamo, senza trovare scuse e attenuanti, la nostra vita con quello che essa dice. Quello che capiamo e scopriamo, trasformiamolo in azioni. Il Salmista pregava nel Salmo 139: “Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri. Vedi se c’è in me qualche via iniqua (non giusta) e guidami per la via eterna”. Facciamone una cosciente preghiera giornaliera.
TUTTE LE COSE PURE, pulite, in cui non ci sono ombre equivoche. In questa categoria non entrano certi spettacoli TV, letture di certi rotocalchi, barzellette a doppio senso. Come evitarli? Spegnere la TV, portarsi un buon libro da leggere, se si va dalla parrucchiera o dal medico, dove fanno bella mostra giornali pieni di roba poco pulita. E se qualcuno racconta una barzelletta sporca? Non riderci su e dirgli gentilmente di andare a dirla altrove, la prossima volta. Mica siamo timidi, no?
TUTTE LE COSE AMABILI, piacevoli, attraenti. Pare che questa parola sia usata solo quì nel Nuovo Testamento. Cerchiamo di vedere il bello, il buono in quello che ci circonda.
Sul nostro pianerottolo che dà sul giardino abbiamo una lampada che una passera ha trovata perfetta per farci il nido. Lo ha fatto alcuni anni fa, e ogni anno ci torna a deporre le uova. È vero che devo un po’ pulire i suoi “biglietti da visita” (a volte ho pensato di distruggere il nido quando era vuoto), ma ieri quando ho sentito i primi “cip-cip” degli suoi uccellini ho provato tenerezza, per quelle nuove vite indifese. Era una cosa “amabile” da godere.
Alla prossima, il resto della lista!
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