Avevo spazzato il nostro piccolo giardino e ero riuscita a riempire un grosso sacco di plastica (di quelli neri da condominio) con foglie, aghi caduti dai rami di un cedro del Libano, che ha il buon gusto di perdere gli aghi proprio d’estate, rametti, erbacce e tralci d’edera. Avevo chiuso bene il sacco e lo stavo trascinando verso la macchina, per portarlo poi al cassonetto. Pesava.
“Signora, la posso aiutare?” Una ragazza, che passava al di là del cortile, mi aveva vista e mi offriva il suo aiuto. Non avrebbe mai potuto farlo perché avrebbe dovuto scavalcare una siepe e una cinta di ferro, per venirmi in aiuto. Ma mi aveva vista trafelata e i miei capelli bianchi, probabilmente, l’avevano impietosita. La sua premura, in ogni modo, mi ha fatto un gran piacere. Come quando un marocchino si alza e mi cede il suo posto nella Metro oppure un ragazzo mi prende il carrello del supermercato e lo va a mettere a posto, per risparmiarmi un pezzetto di strada.
Questo mi ha dato un’idea: se ognuno di voi che legge questo blog si ripromettesse consciamente di fare almeno una cosa gentile al giorno, per una persona che non sia necessariamente della sua famiglia, il mondo diventerebbe più gentile.
“Come fai a dirlo?” mi chiedete. Beh, lo dico perché so che i contatti dei miei blog e di quelli di mio marito sono circa 4500. Perciò sarebbero altrettante gentilezze in più al giorno. Moltiplicatelo per 365... Non sarebbe male!
Adesso, mi dite che sarebbe solo una goccia nel mare. Vero: ma anche il mare è fatto di gocce!
Se poi, voleste cominciare le gentilezze in famiglia, andrebbe bene lo stesso! Forse, a certi genitori o sposi, verrebbe un infarto dalla meraviglia. Tenetevi pronti a chiamare il 118, ma provateci!
Ecco alcune idee.
Cedete il posto a una persona anziana sull’autobus, anche se di regge bene e non traballa.
Aiutate qualcuno a salire sul treno e reggetegli la valigia, senza che ve lo chieda.
Portate i sacchi della spesa a una signora se deve salire una scala e non c’è l’ascensore.
Sapete un pettegolezzo succolento su una persona? Tenetelo per voi.
Offrite di aiutare il ragazzo del vicino a fare i compiti, mentre i genitori sono al lavoro, dato che sapete che lui perde il tempo al computer.
Fate passare prima di voi, al supermercato, una persona che ha poche cose nel suo cestino, mentre il vostro carrello è pieno.
Il bambino del vicino sta passando un brutto periodo perché i genitori si sono separati: invitatelo a passare un pomeriggio alla spiaggia coi vostri figli.
Le occasioni di essere gentili sono infinite. Basta tenere gli occhi aperti e essere un po’ meno egoisti.
Ho letto da poco tempo la storia di un ragazzo che, proprio perché è stato invitato a passare una giornata alla spiaggia con i ragazzi di una famiglia credente, ha gustato per la prima l’amore sincero, che nella sua famiglia era sconosciuto, e si è avvicinato alla fede. Non si sa mai... da cosa nasce cosa.
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