Il “Ma” del giudice

Se dici “scemo” a tuo fratello (o sorella) sei uguale a un omicida e se guardi una donna con la voglia di andarci a letto sei uguale a un adultero. Questa è l’affermazione di Gesù nel Vangelo di Matteo. È contenuta nel famoso “Sermone sul monte” che addirittura si conclude con l’ordine dato a tutti di essere perfetti come Dio. Così avevamo finito la nostra chiacchierata l’ultima volta.
Però avevo detto che c’era un “ma”.

Infatti, la faccenda non finisce qui. Dio, fortunatamente, non è solo uno che giudica, ma è anche uno che ama. Il suo amore è infinito, eterno e senza cambiamenti. “Dio è amore” ha detto San Giovanni.

“Allora dà un bel colpo di spugna, proclama un indulto mondiale e l’affare è fatto!” dici tu.

“Niente affatto!” dice la Bibbia, perché la giustizia deve rimanere giustizia e la punizione deve essere applicata. E allora...

Allora Dio ha risolto il dilemma nell’unico modo possibile: invece di punire noi, ha punito se stesso, pur non avendo fatto niente di male, nella Persona di suo Figlio Gesù. Ha pagato Lui per tutti.

Proprio così. Il peccato infinito dell’umanità, commesso contro un Dio infinito, poteva essere pagato solo da un sacrificio infinito, quello della vita del Figlio di Dio. Questo è il significato vero della croce. Essa non è stata solo un grande esempio, la dimostrazione suprema dell’abnegazione di un capo religioso, il sacrificio di un martire, tutte cose meravigliose, che non avrebbero nessun valore pratico per noi e ci lascerebbero esattamente come ci hanno trovati.

Sulla croce Gesù è diventato peccato per noi (parole di San Paolo) e sulla croce ha subito la condanna, sia per le nostre azioni malvagie sia per i nostri pensieri malvagi. Tutto è stato espiato.

“Allora, affare fatto!” dici di nuovo. “Tutto pagato, tutti salvati. Allegria!”.

Non proprio. Dio ci chiede di reagire al suo amore e di credere PERSONALMENTE ad alcune cose. Altrimenti niente perdono e niente salvezza. Lui vuole che...
  1. Ci rendiamo conto che Gesù è l’unica via di salvezza possibile. Niente altre vie, altri intercessori o mediatori, santi e madonne.
  2. Ci rendiamo conto che siamo dei peccatori perduti senza via di scampo, che, senza Cristo, per noi non c’è che l’inferno, senza attenuanti e senza indulti.
  3. Crediamo di cuore in Cristo e riconosciamo in Lui l’unico possibile Salvatore e Signore. Solo così potremo essere salvati.
  4. Stendiamo la mano come mendicanti e riceviamo in dono la salvezza e la forza di vivere per Lui. Dio non vuole essere pagato, ma vuole essere ringraziato e servito.
Capito? Vuoi saperne di più? Ti manderò altre informazioni.

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