Mai contente le donne!

Uno psicologo parlava a un gruppo di donne e l’interesse era alto. Doveva parlare delle responsabilità del marito in una coppia.

Dopo alcune considerazioni generali sulla personalità e le caratteristiche femminili, molto interessanti e frutto della sua esperienza, ha detto che avrebbe basato la sua esposizione sulla Bibbia. Con un sorriso da chi se ne intende, ha osservato: “Dato che l’inventore del matrimonio è stato Dio, tanto vale che andiamo a prendere informazioni e direttive dal libro che ha fatto scrivere”.

Ha citato Salomone per dire che “chi ha trovato una moglie ha trovato un tesoro”, che “una moglie giudiziosa è un dono dell’Eterno” e “che la donna savia edifica la sua casa”. Parole che, con molte altre, hanno trovato tutte d’accordo.

Poi è passato al Nuovo Testamento e alcune donne si sono leggermente irrigidite, perché proprio le parole degli apostoli sottolineano l’ordine che deve esserci nella coppia e affermano che il marito deve essere la guida della sua famiglia e che le donne hanno il compito di rispettarlo.

“Ci siamo. Adesso arriva la sottomissione!” hanno pensato.

Ma l’oratore ha messo tutte a loro agio. Citando San Paolo e, concentrandosi sul ruolo del marito, come era stato annunciato, ha detto che il marito deve amare la moglie come Cristo ha amato la chiesa, ricordando che il Figlio di Dio si è dato e si dà a lei per curarla, nutrirla e sostenerla.

Ha detto che il marito deve curare la moglie con tenerezza, dolcezza e premura, come se fosse il suo proprio corpo. È arrivato, per sottolineare graficamente il suo punto, a prendere in mano un mattone, e di affermare che, ogni volta che un marito tratta male la moglie, è come se facesse cadere sul proprio piede un mattone pesante. (Naturalmente non si è buttato il mattone sul piede, ma lo ha tenuto saldamente in mano. Però l’idea era ampiamente resa.)

Poi ha citato San Pietro, che era sposato e aveva una moglie che lo accompagnava nei suoi viaggi missionari, per dire che il marito deve tenere conto della fragilità della donna e deve trattarla con grande rispetto. E di lì si è lanciato in disquisizioni varie citando esempi di mariti buoni e mogli difficili nominati nella Bibbia.

Alla conclusione ha detto: “Niente fa più felice una donna di un marito che la cura e sta sempre dalla sua parte e al suo fianco!”

Applausi.

Ma la donna che era seduta accanto a me, mi ha sussurrato all’orecchio: “Se si allontana ogni tanto per passare l’aspirapolvere sarà ancora meglio!”

Ciao! Grazie a chi mi scrive e mi dice tante cose gentili. Non ho paura di sentire anche delle critiche (naturalmente “costruttive” come si dice in gergo burocratico!)

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