“Dio mi ha detto che devo sposarti!” Il giovane che mi stava davanti aveva tutte le carte in ordine: piacente, età giusta, intelligente, un buon lavoro, una fede genuina che dimostrava in molti modi, essendo attivo nella sua chiesa e pronto a aiutare chiunque ne avesse bisogno. La sua frase mi ha presa in contropiede e i problema era che non mi piaceva abbastanza per pensare di sposarlo.
“Onestamente a me Dio non lo ha detto!” ho risposto sperando che una battuta lo avrebbe sistemato. Macché! Lui non si è convinto e mi ha risposto: “Ti aspetterò!”
Fortunatamente, a forza di aspettare, si è convinto e ha trovato un’altra brava ragazza con cui è vissuto felice e contento.
L’idea del “Dio mi ha detto che...” è pericolosa. Una ragazza che ha voglia di sposarsi legge nel salmo 68 che “Dio dona al solitario una famiglia” e lo prende come una promessa assoluta che si sposerà. Se non arriva il marito si sente tradita da Dio. Ma, allora, perché ha lasciato che perfino l’apostolo Paolo fosse solo?
Un altro, ammalato, si basa sul Salmo 103 che afferma che Dio “sana tutte le tue infermità”. Se non guarisce, si mette a dubitare della veridicità della Bibbia. Ma Dio ha mai promesso di abolire tutti gli ospedali e mandare a spasso medici e infermieri? Non mi pare. Le infermità che Dio vuole guarire in tutti sono le infermità spirituali. Se poi vuole guarire anche fisicamente, tanto meglio!
So di un ragazzo che ha pregato che il nonno non morisse e, quando il nonno è morto, si è ribellato a Dio e è rimasto ribelle e depresso per molti anni. Purtroppo, nessuno gli aveva insegnato che Dio esaudisce le richieste fatte “secondo la sua volontà”. Evidentemente la sua volontà era diversa da quella del ragazzo.
La Bibbia descrive molti episodi in cui Dio ha parlato direttamente agli uomini. Lo ha fatto con Mosè, Giona, Elia e decine di altri. Ha avvertito alcuni in sogno, a altri ha mandato visioni. Erano tempi in cui la Bibbia non era ancora stata scritta. Oggi Dio parla per mezzo della sua Parola, la Bibbia, ma anche la Bibbia deve essere letta con buon senso. I versetti devono essere presi nel loro contesto e tenendo conto delle persone a cui sono stati rivolti.
A un paralitico Gesù ha detto: “Alzati e cammina!” e il paralitico si è alzato e ha camminato. Ma lo dice a tutti i paralitici della terra? No.
In molti abbiamo letto i libri di Joni Eareckson, che è paraplegica da molti anni in seguito a un tuffo che le ha stroncato la spina dorsale. Anche lei, per un tempo, ha creduto che Dio le avrebbe ridato la capacità di camminare e molti credenti hanno pregato con lei e per lei chiedendo un miracolo, appoggiandosi su promesse specifiche fatte a specifiche persone. Non è stata esaudita.
Oggi dipende ancora dall’aiuto del marito e di amiche per funzionare, ma ha capito che dalla sua sedia a rotelle, col suo esempio di fede e sottomissione, ha potuto e può aiutare più persone di quante ne avrebbe aiutate da “miracolata”.
Dio mi ha detto, e lo dice a tutti, che vuole salvare la mia anima per l’eternità, se credo nel suo Figlio Gesù e nel suo sacrificio sulla croce. Io ci credo e so di essere salvata.
Se si tratta di promesse spirituali mi ci aggrappo e ne gioisco. Se le mie richieste riguardano cose materiali, le esprimo con fede, ma aggiungo: “Sia fatta la tua volontà”. E sono pienamente felice.
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