L’ultima volta ho detto che c’è qualcosa che livella tutti, razzisti, stupratori e brava gente, ed è la realtà del peccato (Dario Fo lo chiama la bestia) che è dentro di noi.
Non ci credi? Prima di discuterne, posso farti un paio di domande?
Ti sei mai arrabbiato con tuo fratello, o tua sorella o un amico? Gli hai mai detto che è scemo?
Hai mai guardato una ragazza e hai pensato che sarebbe bello andarci a letto?
Se sei onesto mi rispondi: “Certo che gli ho detto scemo. Gli ho detto anche di peggio! Ma era un momento di rabbia...” e poi aggiungi, riguardo alla bella ragazza: “Ma che male c’è? È normale. Mica sono un santo!”
Fermo! Prima di pensare che sono esagerata, smettere di leggere e cliccare su un altro blog, ascolta alcune parole di Gesù. Sono importanti: “Io vi dico che chiunque si arrabbia con suo fratello e gli dice stupido sarà condannato all’inferno” e “Chi guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”. Mamma mia! È troppo severo!
Eppure è tutto scritto nel Vangelo di Matteo.
Chiaramente, un giudice umano non può mandare in galera uno che ha solo voglia di trasgredire la legge, perché dovrebbe mettere dentro tutti e se stesso per primo. Può solo punire chi commette una colpa. Uno che ha stuprato deve punirlo, ma non può punire uno che ha solo voglia di farlo. Quanto poi a essere adultero solo per uno sguardo, chi sarebbe senza colpa?
Allora cosa voleva dire Gesù? Lui non parlava da giudice umano. Parlava da giudice divino e ha usato gli esempi della rabbia e del desiderio immorale per far capire una realtà profonda: sia chi compie un’azione malvagia sia chi ha voglia di commetterla dimostra di essere profondamente bacato interiormente. Se non hai mai desiderato la donna di un altro, forse hai desiderato la sua macchina. Se non ti sei arrabbiato con qualcuno, forse ne hai detto male.
Il Salmo 14 descrive Dio che guarda dal cielo per cercare una persona saggia che lo cerchi e non la trova. “Tutti si sono sviati, tutti si sono corrotti, non ce n’è uno che faccia il bene, neppure uno”.
E il profeta Habacuc ha detto che Dio ha gli occhi troppo puri per guardare il male.
Se le cose stanno così, non c’è scampo. Siamo tutti allo stesso livello. Se il male è dentro di noi, se Dio non può guardare il male, ci aspetta solo la separazione eterna da Lui. Logico, no? Ma c’è un “ma”. E sarà per la prossima volta. Intanto dimmi se, fin qui, ti sembra che il ragionamento fili e riguardi anche te. Per una volta non cercare scusanti. Ciao!
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