Gli Istituti specializzati fanno statistiche sulle cose più inutili e cretine. Però, mi pare di non aver mai sentito una statistica su quante volte nella giornata noi pronunciamo la paroletta “io”. Forse perché non basterebbero i computer per registrale? “Io ho detto… fatto… pensato… risposto… comprato… venduto… trovato… capito… io, io,io, io, io…”
Vi è capitato di dire che le seppie (o il fegato) non vi piacciono? Immancabilmente una signora vi dirà: “Ma se tu lo assaggiassi come lo preparo IO, ti piacerebbe certamente!”. Uffa! Se il fegato non mi piace, anche se lo preparasse il cuoco del re non mi piacerebbe!
Oppure hai fatto un viaggio e dici che sei stato in un posto incantevole? Ci sarà qualcuno che dice che c’è già stato e aggiungerà: ”IO non ci ho trovato niente di speciale”.
Volere o volare, il nostro IO viene sempre a galla.
La Bibbia, che non lascia nessun particolare in ombra, dice che dobbiamo avere di noi un concetto equilibrato, cioè non ci dobbiamo né sopravvalutare né sottovalutare, il che non succede in modo naturale. Solo il Signore ci può aiutare. Come?
- In primo luogo, ci aiuterà a capire e accettare che se in noi ci sono delle buone qualità, delle capacità, dei doni, non ce li siamo né meritati né conquistati, ma ci sono stati dati da Lui. Questa consapevolezza dovrebbe ridimensionarci e spingere a usare ogni nostra capacità con riconoscenza e per Lui.
- In secondo luogo, il Signore ci aiuterà a affinare e perfezionare il dono o le capacità che ci ha date. Questo significherà approfondire quello che impariamo, migliorare le nostre capacità, progredire sempre, studiando, leggendo, informandoci.
Per esempio, ho riletto certi articoli che ho scritto da giovane e certe traduzioni che ho fatte e me ne sono un po’ vergognata. Ho fatto quello che potevo allora, ma sarebbe un bel guaio se non avessi cercato di migliorare!
Così è per gli studi, il governo della casa, il lavoro o la professione che esercitiamo. Guai se non miglioriamo e ci accontentiamo della mediocrità. Perfetti diventeremo solo in cielo, ma progredire sulla terra è un dovere.
- Infine, il Signore ci darà la grazia di dare a Lui la gloria per il poco di bene che abbiamo fatto. Se lo faremo, sentiremo da Lui le parole: “Sei stato fedele in poca cosa, entra nella gioia del tuo Signore!” (Matteo 25:21). Che meraviglia!
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