Nella nostra comunità evangelica da poco è nata un bambina:
Clara. Sembra una bambola. Mangia, dorme, sta bene. Ma quanto è piccola!
Gesù è stato così piccolo, inerme, incapace di fare qualsiasi
cosa da solo, alla totale mercé di Giuseppe e Maria. Eppure Isaia nel
descriverlo lo chiama “Dio potente”.
In quell’esserino c’era la Persona più forte e più potente
che sia mai nata. Era Colui che aveva creato l’universo, che con una parola
avrebbe calmato la tempesta, risuscitato i morti, fatto camminare i paralitici,
fatto diventare secco all’istante un albero rigoglioso e liberato indemoniati
incontrollati e incontrollabili.
Ma non basta: un giorno, che noi non abbiamo ancora visto,
diverrà il liberatore del suo popolo, Israele.
Oggi, il popolo d’Israele è odiato e osteggiato. Raramente è
oggetto di un elogio da parte della stampa. Perfino il terribile olocaustro
degli anni ’40 e minimizzato.
La Bibbia dice che sarà così fino al giorno in cui Israele
non si pentirà delle sue infedeltà.
Neemia ne ha parlato in una preghiera riportata nel capitolo
9 del suo libro, scritto poco più di quattro secoli prima della venuta del
Messia. Leggila per intero. Ne vale la pena.
Per la sua infedeltà il popolo era stato deportato a
Babilonia e finalmente aveva ottenuto il permesso di tornare nel suo paese, non
come popolo libero, ma con la possibilità di ricostruirsi il tempio e le mura
di Gerusalemme. A ricostruzione terminata lo stato spirituale del popolo, però,
non era granché migliorato.
Neemia ne parla in preghiera al Signore e ricorda le
benedizioni ottenute e il benessere goduto. “Per quarant’anni nel deserto, davi loro il pane dal cielo quando erano
affamati e facevi scaturire l’acqua dalla roccia quando erano assetati… ma i
nostri padri si sono comportati con superbia irrigidendo i loro colli e non
ubbidendo ai tuoi comandamenti… ma tu sei un Dio pronto a perdonare,
misericordioso, pieno di compassione, lento all’ira e di gran bontà… hai dato loro
regni e popoli … sono diventati padroni di città fortificate... sono vissuti in
delizie per la tua gran bontà.
“Ma essi hanno
disubbidito, si sono ribellati contro di te, si sono buttati la tua legge
dietro alle loro spalle, hanno ucciso i loro profeti che li scongiuravano di tornare
a te…Perciò tu li hai messi in mano ai loro nemici… E oggi eccoci schiavi!”
Dopo quattro secoli che questa preghiera è stata innalzata
da Neemia è nato il Messia promesso, il Liberatore. Ma il Bambino nato a
Betlemme è stato respinto.
Nonostante tutto, l’Iddio potente ha ancora preservato il
suo popolo. Le sue promesse Lui le mantiene!
Gli Ebrei sono l’unico popolo dell’antichità che ha
conservato le sue caratteristiche etniche e religiose. La sua esistenza è, in
se stessa, una prova della fedeltà dell’Iddio onnipotente, che continuerà a
preservarlo.
Fino a quando? Finché, dopo altre tremende persecuzioni non
si adempirà un’altra profezia, quella scritta dal profeta Zaccaria: “Spanderò sulla casa di Davide e sugli
abitanti di Gerusalemme lo spirito di grazia e di supplicazone; ed essi
guarderanno a me, a Colui che essi hanno trafitto e ne faranno cordoglio come
si fa per un figlio unico, e lo piangeranno amaramente come si piange un
primogenito” (12:10).
“In quel giorno vi
sarà una fonte aperta per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme,
per il peccato e l’impurità” (13:1).
“Il Signore sarà re
di tutta la terra; in quel giorno il Signore sarà l’unico, e unico sarà il suo
nome” (14:9).
Che giorno straordinario sarà! “Il Bambino” che ci è nato,
sarà finalmente riconosciuto come Dio potente!
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