“Mamma, spiegami Dio!” chiede il bambino che ha sentito
parlare di Lui alla Scuola Domenicale e ha capito poco. Ha capito solo che sta
in cielo e comanda su tutto. È già qualcosa.
In realtà nessuno può spiegarlo e la Bibbia dice che bisogna
credere che “Egli è (cioè esiste) e che ricompensa tutti quelli che lo
cercano” (Ebrei 11:6).
Quello che noi
possiamo fare è esaminare nelle Scritture quello che è detto di
Lui, le sue
qualità e le sue azioni e inchinarci davanti a un Essere infinito, eterno e...
incomprensibile, perché tanto più alto di quanto la nostra mente può concepire.
Le sue sfaccettature sono infinite e, più si legge la Bibbia, più se ne scoprono.
Per esempio, leggiamo Isaia 40:10,11: “Ecco il Signore Dio viene con potenza, con il suo braccio Egli
domina. Ecco il suo salario è con Lui, la sua ricompensa lo precede”.
Dio è un potente Signore che domina, paga giustamente,
ricompensa, giudica. Piuttosto severo e intransigente. Un quadro di grande
forza, maestà e dominio.
E poi... dalla potenza, la forza e la giustizia, si arriva,
di colpo, a una tenerezza infinita. “Come
un pastore, Egli pascerà il suo gregge; raccoglierà gli agnelli in braccio, li
porterà sul petto, condurrà pian piano le pecore che allattano.”
Un pastore, di solito, è un tipo tranquillo. Ama la
campagna, la solitudine. Lavora sodo, ma senza fretta. Le pecore aspettano
tranquillamente, non si agitano facilmente. Lui ama le sue pecore, le cura, le
protegge, le porta dove c’è erba da mangiare e acqua da bere. Non ha mai
bisogno di sgridarle: basta il comando della sua voce e le pecore
ubbidiscono... (come pecore!)
Quando gli agnelli si stancano lui li porta in braccio o se
li mette in spalla. Ha un occhio speciale per le pecore che allattano e le fa camminare pian
pianino.
Queste brave mamme devono essere trattate con tutti i riguardi. Non
devono essere messe in agitazione. Potrebbero perdere il loro latte!
Dio è così: tenero e severo. Giusto e amorevole. Fermo e comprensivo.
Paziente e intransigente. Fa ciò che vuole e, allo stesso tempo, ascolta le
nostre richieste. Punisce e perdona. Non è mai incoerente con le sue qualità,
ma tutte le sue qualità sono in perfetto equilibrio fra loro. Nessuna di esse,
ne sminuisce o danneggia un’altra. Meraviglioso! E piuttosto incomprensibile.
Pare che chi taglia i diamanti debba avere la mano ferma,
l’occhio vigile, precisione assoluta e conoscenza della pietra su cui sta
lavorando. Noi siamo diamanti molto grezzi da cui Dio sta tirando fuori quacosa
di prezioso. A volte, abbiamo la pretesa
di dirgli come dovrebbe trattarci e quasi gli vorremmo insegnare il suo mestiere.
Alcuni predicatori arrivano a dire che dovremmo addirittura essere prepotenti
con Dio e esigere quello che gli chiediamo. Che impertinenza!
Lasciamolo lavorare e se, a volte, la sua mano ci sembra un
po’ pesante, ricordiamo che, molto presto, la userà per accarezzarci
teneramente e per prenderci in braccio come agnelli ... stanchi.
.
La Bibbia insegna a sottometterci e basta.
RispondiEliminaAd accettare ingiustizie e soprusi di ogni genere, perchè tanto i poveri e i giusti entreranno in Paradiso (che nessuno ha mai visto).
"Abbiate fede, che vi frega della vita sulla Terra, lasciate che le cose continuino così", dovrebbe dire il vero capo religioso per essere chiaro.
Tra l'altro il bambino vi ha posto quella domanda, perchè riteneva quella cosa (la presenza di un dio nel cielo), altamente assurda. Se voi non ne aveste parlato, non se la sarebbe mai posta.
Riflettere sul potere malefico dell'imprinting e dell'educazione.
Grazie per averci scritto.
RispondiEliminaNon ti posso dimostrare l'esistenza di Dio, ma potrei risponderti, come una bambina di 8-9 anni ha detto all'amichetta che le diceva di non credere all'inferno: "Muori e poi vedi!".
Spero che tu apra gli occhi prima che sia troppo tardi.