“Signore, non ti importa?...”

Marta non ce la faceva più: stava lì trafelata ai fornelli. Il sudore le imperlava la fronte. C’era da cuocere la carne, la verdura da lessare, i servi da sorvegliare perché non bruciassero il pane. Voleva preparare anche la frutta secca e tirare fuori la tovaglia dei giorni buoni.

Gli invitati erano parecchi e uno era specialmente importante. Era Gesù di Nazaret, il grande Maestro. Tutto doveva essere perfetto per Lui.

Marta lo aveva invitato con grande piacere e si sentiva estremamente onorata di averlo a casa sua. Ma una cosa le rodeva. Sua sorella Maria non l’aiutava. Era lì seduta ai piedi di Gesù e lo ascoltava. La solita santina! Mica muoveva un dito per rendersi utile con tutto quello che c’era da fare!

Ad un certo punto, Marta sbotta: “Signore, non t’importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire?” Era furiosa con la sorella, ma, sotto sotto, ce l’aveva anche col Signore: “Signore, non ti importa?....”

Ed è spesso così. Quando qualcosa ci va storto ce la prendiamo con questo e con quello, ma, soprattutto, diciamo: “Ma perché Dio mi manda anche questo inciampo? Non lo sa che questa non ci voleva? Non capisce che sto lavorando per Lui e che non è giusto che ci siano tanti ostacoli e che sia io l’unica che si dà da fare?”

Era la situazione di Marta. Voleva fare e fare bene, ma ce l’aveva con la sorella.

Il Signore l’ha rimproverata dolcemente dicendo: “Marta, tu ti affanni e sei agitata per tante cose, ma una sola cosa è necessaria. E Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta”.

Era un po’ come se le dicesse: “Marta, io non ho bisogno di un gran pranzo. Mi basterebbe un panino. Io sto dicendo delle cose importanti e sarei più contento di vedere anche te, seduta vicino a tua sorella, a ascoltarmi. Tua sorella ha scelto la cosa più importante”.

Era una questione di priorità. Quando il Signore parla, bisogna ascoltare e bisogna essere presenti quando la sua Parola è predicata. Senza trovare scuse di lavoro, di stanchezza, di affari di famiglia o commissioni urgenti..

Marta faceva bene a essere una brava massaia, ma avrebbe fatto meglio a semplificare pasto e cerimonie e a trovare, invece, il tempo per mettersi tranquilla a imparare le cose che avevano un valore eterno.

Mio suocero era un pastore evangelico in Michigan, e predicava molto nelle campagne. La cosa che gli faceva più dispiacere era che, a volte, certe donne non andavano al Culto, ma rimanevano a casa per preparargli un bel pranzo.

“Quelle donne hanno tanto bisogno della Parola di Dio quanto i loro mariti!” diceva. “Il loro cibo è buono e mi piace, ma il cibo spirituale è più importante!”

Gesù amava Marta, Maria, sua sorella, e Lazzaro, suo fratello. In un altro episodio, è detto che Marta serviva e non è stata affatto rimproverata.

Dobbiamo imparare a gestire bene il nostro tempo e ordinare con sapienza le nostre priorità. Fare in modo di essere organizzate per poter andare alle riunioni in chiesa, trovare il tempo per il nostro raccoglimento personale e valutare ciò che è davvero importante.

Se lo facciamo, anche tutti i nostri lavori e impegni di donne di casa riusciranno meglio.

Leggi questa storia nel capitolo 10 del vangelo di Luca e confrontala coll’inizio del capitolo 12 di Giovanni, di cui parleremo la prossima volta.
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