Di Maria Maddalena si sa pochissmo. Come si capisce dal suo nome, veniva da Magdala, una località sulla riva nord–ovest del Lago di Gallea. Gesù l’aveva liberata da sette demoni che la tormentavano e, da quel momento, aveva cominciato a seguire il Signore nei suoi spostamenti, assistendo Lui e i suoi seguaci, insieme a altre donne.
È stata confusa, da alcuni commentatori, con la peccatrice che ha unto i piedi del Signore in casa di Simone, il fariseo, di cui abbiamo parlato ai primi di gennaio. Ma non è probabile. Gesù non ha mai toccato, per quanto ne sappiamo dai Vangeli, un indemoniato. Ai demoni ha solo parlato e ordinato di uscire dai poveretti che possedevano. ll Figlio santo di Dio non poteva avere contatto con chi apparteneva al regno delle tenebre. Gesù non avrebbe, perciò, permesso a un’indemoniata di toccarlo, di offrigli dell’unguento e di ungergli i piedi.
Sia come sia, di lei non si parla in modo specifico fino al momento della crocifissione del Signore a Gerusalemme. Matteo (27:55,56) racconta che con altre donne osservava da lontano il martirio del Signore, Marco (15:47) scrive che, con Maria, madre di Iose, osservò, verso sera, dove Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo deponevano il corpo del Signore, avendo ottenuto da Pilato il permesso di seppellirlo.
Passato il sabato, all’alba Maria Maddalena va alla tomba con altre donne, per imbalsamare il corpo del Signore. Con leggerezza, per non chiamarla incoscienza prettamente femminile, esse, strada facendo, si chiedevano come avrebbero potuto rotolare la pietra che chiudeva la tomba e chi avrebbe potuto farlo (Marco 16:3). O non avevano pensato a chiedere a qualcuno di accompagnarle o i discepoli erano troppo disperatamente tristi e spaventati per mettere il naso fuori di casa.
Fatto sta che, appena arrivano alla tomba, Maria Maddalena dà un’occhiata e vede che la tomba è vuota. Senza aspettare neppure un momento, lascia le sue compagne e si precipita verso la città. Va a avvisare Pietro e Giovanni che il corpo non c’era più.
I discepoli, di corsa, vanno al sepolcro. Arriva prima Giovanni, che non entra nella tomba. Poi arriva Pietro che osserva senza capire cosa sia successo. In seguito, Giovanni rientra nel sepolcro, guarda con attenzione, vede e crede. I verbi usati nel testo greco, che esprimono varie sfumature del verbo guardare, fanno capire tutti questi atteggiamenti (Giovanni 20:1-8).
I discepoli tornano a casa perplessi, ma Maria resta a piangere alla tomba. Dove avevano portato il Signore? Due angeli le appaiono e le chiedono perché piange.
“Hanno portato via il corpo del Signore e non so dove l’hanno portato!”
Poi si volta, vede un altro uomo che le dice: “Donna, perché piangi? Cosa cerchi?”
Maria pensa che sia il giardiniere (forse i suoi occhi erano così pieni di lacrime che non le permettevano di vedere bene e, d’altra parte, il nuovo corpo del Signore era, per certi versi, cambiato) e lo supplica di dirle se sa dove sia il corpo del Signore.
Poi una voce famigliare la chiama: “Maria!”
Lei la riconosce: “Maestro!”
È il Signore! Lei vorrebbe toccarlo, ma Lui le dice di non farlo. Prima doveva salire da suo Padre e dal suo Dio. Maria capisce che Gesù era risorto. Non doveva più cercarlo. Lo aveva visto e udito e era stata la prima a cui Lui si era rivelato (Marco 16:9).
Più tardi, anche altre donne lo videro. La sera apparve ai discepoli.
Cosa è successo di Maria Maddalena dopo la resurrezione? Non se ne sa più nulla. In ogni modo, la sua storia è bella e si può considerare come una parabola del piano della salvezza.
È stata liberata dalla potenza delle tenebre e dalla schiavitù del peccato. Ha creduto in Gesù. È vissuta servendolo umilmente. Lo ha visto morire per i peccati del mondo. Lo ha visto risuscitato e trionfante. Ora è nella beatitudine del cielo.
Che cosa avrebbe potuto desiderare di più? Nulla.
Ma anch’io sono una parabola vivente della grazia del Signore. E lo sei anche tu, come pure qualsiasi credente, se hai riconosciuto di essere morto spiritualmente nel peccato, hai visto in Lui il tuo unico Salvatore e Signore e ti sei affidato a Lui come l’unico mezzo di salvezza. Lo hai fatto?
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Tante volte è difficile volgere lo sguardo a Lui fidandosi, perchè non lo vediamo e per questo ci sembra lontano...epure pregandolo abbiamo qesto potere di avvicinarci a Lui
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