Maria Teresa, da quando ho scoperto il suo blog passo a leggerla volentieri però devo dire che il post di oggi mi suscita non poca invidia: non posso testimoniare niente del genere e vivo notevoli difficoltà.... Dio pare sordo alle mie accorate richieste di aiuto: avrà dei figli preferiti? forse sono una figlia non meritevole? La saluto con simpatia, SimonaCara Simona, perdonami se non ti ho risposto prima, ma non ci sono riuscita. Grazie perché mi leggi e grazie del tuo commento al mio post “Un abito su misura e una pranzo ai Castelli Romani”.
Mi dispiace molto che tu abbia, in questo momento, dei problemi e che tu abbia l’impressione che Dio sia un po’ troppo silenzioso con te. Purtroppo, una volta o l’altra, succede a tutti.
Però, devo subito mettere dei puntini sulle i.
- Dio non ha figli preferiti e non funziona secondo i meriti dei suoi figli. Se avesse dei figli preferiti, non sarebbe giusto e se noi fossimo benedetti per i nostri meriti, dove andrebbe la grazia? Noi riceviamo la salvezza perché crediamo in Cristo come nostra unica speranza e unico Signore, Salvatore e Mediatore. Infatti, l’apostolo Paolo ha detto che non siamo salvati per opere buone che abbiamo fatte, ma per la misericordia di Dio (Tito 3:5). Quindi togliti dalla testa l’idea dei “meriti”, come mezzi per ricevere le benedizioni del Signore.
- Dio è sovrano e fa e decide quello che è bene per ognuno di noi. Non ha il dovere di spiegarci tutti i suoi “perché”, né di rivelarci i suoi piani. Probabilmente molte volte non li capiremmo, in ogni modo, dato che Lui ha un modo di valutare le cose diverso dal nostro e che ha dei “tempi” suoi per la nostra vita. Quello che invece dobbiamo fare è vivere nella fiducia. Sia che quello che ci succede ci piaccia o no.
- Personalmente, sono persuasa che l’unico modo per funzionare felicemente nella nostra vita terrena, come suoi figli, sia approfondire la nostra conoscenza del suo carattere, secondo quanto insegna la Parola di Dio.
La Bibbia dice anche che Dio è giusto, perciò credo non fa ingiustizie. È santo, perciò non pecca. È fedele perciò non viene meno alle sue promesse. È misericordioso perciò ci capisce e ha pietà di noi. E così via e così avanti.
Dato che ha detto che i suoi pensieri non sono i miei pensieri e le sue vie non sono le mie vie, io mi devo radicare in queste verità, anche se non le capisco.
E devo anche abituarmi a discernere la sua mano non solo nelle grandi cose, ma anche nelle piccole, piccolissime cose della vita. Come indicarmi un negozio che fa i prezzi migliori e ha la verdura più fresca o fa cessare la pioggia quando devo scendere dalla macchina. O mi fa ritrovare una banconota che era stata dimenticata in un cassetto.
Questa abitudine mi permette di vivere nella gratitudine. Due settimane fa, sono scivolata e distorta malamente una caviglia. L’ho ringraziato mille volte che non mi sono rotta un femore (cosa che è piuttosto normale per chi cade alla mia età) e ho sperimentato la sua cura.
Però, ora voglio farti anche una domanda: hai veramente creduto nel Signore Gesù come unico tuo Salvatore e Signore? Hai accettato il dono della sua salvezza? Vivi nella consapevolezza che tu dipendi da Lui e ti sottometti alla sua volontà? Questo è essenziale per partire col piede giusto e sapere per esperienza di essere trattata da Lui come una figlia. Scrivimi ancora, se ti fa piacere. Ciao!
.
Nessun commento:
Posta un commento