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Sapete qual è il peggior modo per andare d’accordo? Secondo mio marito, è litigare.
Almeno, dice lui, litigando viene fuori quello che non va e che si cova dentro. Litigando si sa quello che l’altro pensa, si mette sul tavolo quello che dispiace, e si può capire che cosa facciamo che il nostro partner non gradisce.
Però, dice ancora mio marito, si può litigare bene e litigare male.
Si litiga bene se si ha l’intenzione di capire meglio l’altro e trovare soluzioni e accordi. E si può litigare male per ferire e innalzare barriere a volte insormontabili.
Per litigare bene bisognerebbe non alzare la voce, ascoltare l’altro, cercare di capire il suo punto di vista e essere pronti e decisi a trovare un accordo.
Per litigare male basta dire due parole: “sempre” (tipo, tu sei sempre dispettoso e maleducato) e “mai” (tu non fai mai... non dici mai... non vuoi mai…) e stare sempre sulla difensiva, senza ammettere di avere torto, almeno qualche volta.
Non esiste una coppia che non abbia mai litigato. Chi afferma di essere andato sempre liscio e d’accordo con la moglie o il marito non me la racconta giusta. O ha perso la memoria o è scemo o non dice la verità. Di lì non si scappa.
Non è possibile che in una coppia non ci siano delle differenze di opinione, degli screzi o delle incomprensioni. E non è possibile che un peccatore che sposa una peccatrice non si trovi davanti alla somma dei peccati di tutti e due. Tutti e due sono egoisti, vogliono avere ragione, vogliono far valere i loro diritti, non vogliono cedere e si portano dietro un bagaglio di esperienze diverse. Spesso poco buone, per giunta.
E, in più, si trovano davanti a delle sorprese. Il marito non è più quel tesoro di fidanzato, premuroso e conciliante, pieno di attenzioni, che rideva facilmente e che aveva sempre la battuta pronta. E la moglie non è più come quella fidanzata che lo ascolava rapita, quando lui le parlava del suo lavoro e dei suoi progetti. Che sembrava essere sempre ragionevole e appassionatamente innamorata. La realtà è spesso un po’ più cruda. Lui è abituato a essere servito e lei è piuttosto viziata e pigra. E come cambia di umore!
Risultato: si litiga. Un po’ all’inizio. E poi, sempre un po’ di più. Particolarmente, se non si prendono le “opportune” misure.
Per tornare alle parole d’oro di mio marito, litigare può essere un modo per trovare un accordo, anche se è il modo peggiore a nostra disposizione. Ma non è la fine del mondo, purché non diventi un’abitudine e purché ci sia fra i due litiganti un sottofondo di vero amore e la determinazione a non farsi del male.
Ma perché si litiga? Ne parliamo la prossima volta.
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