Quante prediche avete sentito su Eliseo, il profeta che continuò l’opera di Elia nel regno di Israele? Io alcune, quando ero ragazza. Da molti anni nessuna.
Eppure è stato un gran profeta. Ha predicato nel regno del nord, il Regno di Israele, che ha avuto solo re malvagi ed è stato discepolo di Elia. Prima che il suo mentore fosse rapito in cielo in un carro di fuoco, aveva chiesto al Signore di poter fare il doppio dei miracoli di Elia, e se li contate, vedete che sono stati veramente il doppio.
Eliseo deve essere stato abbastanza ricco perché quando fu chiamato da Elia a servire il Signore stava arando con dodici paia di buoi, che non erano poca cosa. Eliseo non ebbe esitazioni, seguì subito Elia e rimase fedele al Signore fino alla fine della sua vita. Evidentemente era un tipo deciso e laborioso (avete notato che tutte le persone che Gesù ha chiamato erano dei forti lavoratori? Dio non apprezza gli sfaticati e, del resto, servire Dio richiede forza e soprattutto perseveranza).
Alcuni miracoli di Eliseo sono particolarmente significativi. Uno avvenne in tempo di carestia. Una vedova, moglie di un discepolo di profeti, era in grande difficoltà. Il marito era morto e lei era rimasta con due figli. Aveva contratto dei debiti e i creditori volevano prenderle i figli per farne due schiavi. La situazione era drammatica e apparentemente senza via d’uscita. Due figli schiavi sarebbero stati come due figli morti! Andò a parlarne con Eliseo.
“Cosa hai a casa?” le chiese Eliseo.
“Ho solo un po’ di olio in un vasetto” fu la risposta. Poche parole che descrivevano solo disperazione. Eliseo le disse di andare a chiedere in prestito dei vasi ai vicini e aggiunse: “Non ne chiedere pochi. Poi chiudi la porta, versaci dentro l’olio e metti tutto da parte!”
La vedova ubbidì. Portò a casa molti vasi. Immaginate l’atmosfera: tanti vasi vuoti e un misero vasetto di olio. Sembrava tutto troppo irreale per essere vero. Ma, il profeta aveva detto di fare così e non c’era che da provare. Un figlio reggeva il vaso vuoto e la donna versava dal vasetto piccolo. L’olio scendeva e scendeva. Quando il vaso grande fu pieno, la donna disse: “Portane un altro!”
Il figlio ubbidì e l’olio dal vasetto continuò a scorrere. Uno, due, tre vasi... L’olio continuava a scorrere. Finalmente un figlio disse: “Mamma, non ci sono più vasi!”.
La donna allora corse da Eliseo e gli disse quello che era successo. Eliseo le disse solo: “Vendi l’olio necessario per pagare i debiti. Il resto è tuo, per te e per i tuoi figli!”
Una bella storia, nella sua semplicità scarna e senza fronzoli.
Una storia che comincia con una donna disperata che si rivolge a un uomo di Dio. Una donna che davanti a un ordine illogico reagisce con fede, ubbidisce e rischia il ridicolo andando a chiedere dei vasi vuoti ai vicini. Una donna che, con fede, comincia a versare l’olio e che, con la fede rafforzata, continua a versare, finché ci sono vasi.
Avrebbe potuto dire coi suoi figli: “È un’idea troppo stupida per essere vera! Lasciamo perdere...”. Avrebbe potuto reagire come la gente di oggi quando cerchiamo di spiegare che la salvezza dell’anima è gratuita, che Gesù ha espiato ogni peccato e che si deve solo credere in Lui e accettare la grazia gratuita che non meritiamo.
“Gratuita, ma scherzate?!” ci dicono. “Oggi neppure un cane ti scuote la coda se non lo paghi! La salvezza bisogna guadagnarla, pagarla con sacrifici...”
Invece, quella vedova ha creduto, ha pagato i suoi debiti e ha avuto di che vivere coi suoi figli. Chi non ha Dio è un disperato, condannato a morte, schiavo della sua natura umana peccatrice. Ma se si rivolge a Dio con fede, chiede il perdono dei suoi peccati, riceve in dono la salvezza, la liberazione dalla condanna e la vita eterna.
Ti sembra troppo semplice per essere vero? Se quella vedova non avesse creduto alle parole di Eliseo, che parlava da parte di Dio, sarebbe rimasta senza figli e sarebbe morta di fame. Fai attenzione a non morire di fame spirituale e di passare l’eternità nella peggiore disperazione.
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