Me lo dicono molti, in cerca di modi per spingere i giovani della chiesa e i loro amici a frequentare delle riunioni adatte a loro. Spesso, i giovani sono svogliati e raggiungerli è un’impresa non facile.
A volte sembra, addirittura, che i “nostri” siano più pigri e svogliati dei loro amici non credenti.
Però, quando c’è di mezzo il cibo le cose diventano più facili. Perciò, perché non provate una
CENA... A SINGHIOZZO?
Adesso vi spiego di che cosa si tratta.
Bisogna coinvolgere almeno tre famiglie e quattro mamme volonterose, tre delle quali dovrebbero essere pronte a aprire la loro casa (cosa di solito molto facile), e ci vuole una certa organizzazione e coordinazione, per pianificare orari e cibi. Una persona incaricata di fare i piani e vedere che siano eseguiti è necessaria. Una certa puntualità è essenziale.
Poi si procede.
Per semplificare le cose, si comincia nel locale della chiesa. Però non la si usa per cantare, pregare e studiare la Bibbia, ma per prendere l’aperitivo. Preparato con gusto da una prima mamma volonterosa. Tipo? Tramezzini, patatine e pizzette. Non troppissima roba per non sciupare l’appetito dei giovani, cosa che, in ogni modo, succede di rado.
Dopo l’aperitivo, i ragazzi dovrebbero risolvere un piccolo indovinello biblico, preparato su foglietti di carta. Alla fine del blog troverete qualche idea in proposito.
Poi, ci si mette in macchina (o si va a piedi se il paese è piccolo o se le case coinvolte sono vicine) e si va nella seconda casa dove la seconda mamma volonterosa ha preparato il primo. Sono consigliabili lasagne o pasta al forno che non scuociono e sono pronte quando arriva l’orda affamata. Anche una bella pasta e fagioli può essere appropriata d’inverno. Oppure, fate voi!
Si usano piatti, bicchieri e posate di plastica e la tavola è preparata con qualche fiore e una bella tovaglia colorata (naturalmente di carta, per non doverla lavare). Se c’è posto, i ragazzi si siedono a tavola. Se sono troppi, possono mangiare tenendo il piatto sulle ginocchia (usare piatti resistenti, per evitare disastri e versamenti sul tappeto buono!).
Poi vanno dalla terza mamma volonterosa che ha preparato il secondo. MA....
Ma, prima di partire, devono aiutare a mettere i piatti sporchi in sacchi di plastica e buttarli nel primo cassonetto che trovano. (Naturalmente i sacchi di plastica dovranno essere disponibili e la mamma NON dovrà dire che ci pensa lei a buttarli. I ragazzi devono imparare a aiutare almeno un poco).
Nella terza casa si mangia il secondo, che deve essere semplice e già pronto. Di nuovo si ripete l’operazione spazzatura.
E poi si finisce nella quarta casa dove c’è il dolce preparato dalla quarta mamma volonterosa e dove ci sarà anche qualcuno che verificherà i foglietti con l’indovinello risolto nella prima tappa. Poi con l’aiuto di una chitarra si faranno dei canti e qualcuno darà un breve studio biblico per chiudere la serata. Si chiude con un tempo di preghiera e inviti alle prossime riunioni.
È possibile anche, se necessario, fare lo studio nella terza tappa. In modo che non diventi tardi e alcuni se ne vadano a casa. Il dolce nella quarta tappa dovrebbe trattenere tutti.
Ai tempi dei nostri figli e dei loro amici una serata così era un grande successo.
Provateci e fatemi sapere.
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Ecco qualche idea per l’idovinello
- Parlò e il sole si fermò. _________
- Dio lo mandò e un ricino morì. _________
- Parlò e un profeta ammonì. _________
- Vide un lenzuolo con ogni sorta di animali. _________
- Appese una cordicella rossa alla finestra. _________
- Tornò con un ramoscello d’ulivo in bocca. _________
- Elencare 5 fiori o alberi nominati nella Bibbia
- Elencare 5 personaggi biblici col nome che comincia con A
Per il resto fate voi!
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