Immaginiamo un’intervista per strada.
Fermo i passanti e chiedo: “Qual è lo scopo della sua vita?”
La casalinga: “Arrivare alla fine del mese senza fare debiti”.
L’impiegato: “Aspettare il primo giorno di festa”.
Lo studente: “Diventare un calciatore”.
La ragazza: “Diventare una velina e avere un sacco di soldi”.
Il padre di famiglia: “Dare ai miei figli un avvenire migliore del mio”.
Una persona anziana: “Avere un po’ di pace”.
E tu? Che scopo hai nella vita?
Se sei credente, se sai di valere perché Gesù ha pagato con la sua vita il prezzo per fare di te un figlio o una figlia di Dio, come abbiamo discusso nei due blog precedenti, il tuo scopo è straordinariamente alto. Lo dice il profeta Isaia, sempre nel capitolo 43, che abbiamo cominciato a leggere insieme. Nel versetto 7, riporta le parole di Dio: “I miei figli ... e le mie figlie... tutti quelli che portano il mio nome, che io ho creati per la mia gloria, che ho formati, che ho fatti”.
È molto chiaro: lo scopo per cui siamo al mondo non è tanto farsi una posizione, avere una casa di proprietà, vivere una vita tranquilla, assicurarsi un buon futuro su questa terra, ma è vivere per la gloria di Dio. Se Dio ci lascia su questo pianeta è perché vuole che siamo i suoi rappresentanti e dimostriamo con la nostra vita che gli apparteniamo e invogliamo altri a andare da Lui, per avere la nostra stessa gioia e dignità. Nel versetto 10, dello stesso capitolo di Isaia, Dio dice ancora: “I miei testimoni siete voi... Io sono il Signore e fuori di me non c’è salvatore”.
Perciò, se hai una famiglia, devi curarla per la gloria di Dio ubbidendo a ciò che Dio dice.
Hai una professione? Esercitala alla gloria di Dio.
Sei un contadino? Lavora la terra per la gloria di Dio.
Sei un insegnante? Sii il migliore maestro, il più diligente e il più informato. Non per avere necssariamente una promozione, ma perché sei un rappresentante di Dio e vivi per fargli piacere.
Sei un impiegato? Sii il più puntuale, rispettoso e laborioso del tuo ufficio.
Sei un dottore? Cura i tuoi malati, non come se fossero numeri, ma esseri umani bisognosi di conoscere Dio.
Sei uno studente? Impara, studia, comportati rispettosamente. I tuoi compagni hanno bisogno di conoscere Dio per mezzo di te.
Sei giovane, adulto, vecchio? Vivi per la gloria di Dio.
Sei un operatore ecologico? Le strade che ti sono affidate devono essere le più pulite del quartiere. Pulite per la gloria di Dio.
Ma c’è dell’altro. Ne parliamo la prossima volta.
Intanto passiamoci la mano sulla coscienza e chiediamoci: sto vivendo per la gloria di Dio? Se sì, come? Se no, perché?
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