Vita da cani

Ho sentito recentemente su CNN che, in America, sempre più persone chiedono al loro stato un sussidio per poter provvedere il cibo necessario al loro cane o gatto.

Il 6 dicembre, a Uno mattina, ho seguito una trasmissione in cui si lamentava l’aumento di persone che chiedono al veterinario di uccidere il loro cane, perché non sono più in grado di nutrirlo adeguatanente. Nobilmente il veterinario rifiutava di eseguire l’ordine. Dunque, probabile eutanasia per gli umani, ma non per gli animali.

Non c’è dubbio che le scatole di cibo speciale per animali domestici siano costose, come pure i saponi, lo shampoo, i deodoranti, i cappottini e le cucce. Ma sono necessari?

Gli animali sono simpatici e cari, ma non sono umani. Si devono trattare da animli.

Quando i nostri figli erano piccoli, abbiamo avuto un vero zoo in casa. Due barboncini (uno dopo l’altro), una coppia di canarini, una tartaruga, vari pesci rossi e, se ricordo bene, anche un criceto. Dimenticavo. Per alcune settimane, abbiamo allevato anche quattro pulcini che sono diventati presto quattro polli puzzolenti.

Per i canarini, i pulcini e i pesci compravamo il mangime, ma ai cani davamo gli avanzi dei nostri pasti, e la tartaruga e il criceto erano felici e beati con la verdura di scarto. Spesa per loro: zero. E, quanto a salute, stavano benone.

Noi umani siamo strani: ci lamentiamo che tutto costa troppo, ma quanto a risparmio siamo frane. Noi donne non compriamo più l’insalata e gli spinaci al mercato. Li vogliamo preparati, puliti e lavati in sacchetti, perché per lavarli ci vuole troppo tempo. Le patate devono essere già sbucciate e tagliate, pronte per essere buttate in padella. Le carote devono essere grattugiate, per metterle nell’insalata e non perdere tempo a pelarle. Buttiamo gli avanzi, non tocchiamo i cibi scaduti anche da un giorno solo, non laviamo più i fazzoletti, ma usiamo quelli di carta. I piatti e le posate di plastica li ammucchiamo nei bidoni della spazzatura. Perché faticare, se possiamo buttare? E se, così, tutto costa di più e inquina di più, pazienza! Quando decideranno di metterci una discarica sotto casa o di costruire un inceneritore, faremo uno sciopero o un sit in. Che problema c’è?

Al benessere ci si abitua molto presto e, se qualcosa ci viene a mancare, ci sentiamo martiri. Una vera vita da cani! Ma forse questa crisi ci farà anche del bene e ci aiuterà a apprezzare di più quello che abbiamo. Ci spingerà a considerare importante quello che pensiamo ci sia dovuto e naturale e per cui dimentichiamo troppo spesso di ringraziare Colui che è il Donatore di tutto.
Eh sì: non è male ricordare, ogni tanto, che la Bibbia dice categoricamente che l’ira di Dio cade su chi non è riconoscente. Davvero lo dice? Sì. Nel primo capitolo della lettera di S. Paolo ai Romani.

Nessun commento:

Posta un commento