Eccoci al gran finale della mia storia

o, meglio, al grande inizio della mia vita vera.

Eravamo rimaste al punto in cui ho fatto la preghiera dell’ateo: “Dio, se ci sei, fai qualcosa!”.

Il Signore ha risposto alla mia paura e alla mia preghiera confusa. Al momento non me ne sono resa conto, ma ora lo so. E come l’ha fatto? Ho ricordato che possedevo una Bibbia, che non aprivo mai perché avevo deciso che non ero un tipo religioso. E ho pensato che avrei fatto bene a leggerla.

Da bambina, ero andata in po’ alla Scuola domenicale, che è come il catechismo nella chiesa cattolica, ma non mi ricordavo un granché di quello che avevo imparato.

Così ho trovato la mia Bibbia in fondo a un cassetto e ho cominciato a leggerla.

Prima pagina e prima riga: “Nel principio Dio creò i cieli e la terra..”. Belle parole che non mi servivano. Lo sapevo che Dio aveva creato il mondo. Ho sfogliato alcuni capitoli, andando un po’ alla cieca. Poi sono finita nell’Apocalisse. Tutti quei discorsi di giudizi non li capivo e non facevano che aumentare la mia paura. Perfino i Salmi mi sembravano preghiere astruse e fuori del tempo.
Ero perplessa. Se quella era la Parola di Dio, perché non mi diceva nulla?

Ma ho continuato a leggere. Finalmente un giorno ho trovato la chiave per capire come è Dio, cosa vuole e cosa ha fatto. Un versetto del Vangelo di Giovanni riporta le parole di Gesù: “Chi ha visto me, ma visto il Padre”. E si è accesa la lampadina nella mia mente.

Mi sono detta: se leggo con attenzione come era Gesù, capisco come è Dio, suo Padre.

Così ho iniziato a leggere i Vangeli e ho scoperto delle cose magnifiche. Gesù era tenero coi bambini, gentile con le donne, toccava i lebbrosi, aveva compassione di chi piangeva e soffriva. Mettendo Gesù in relazione con Dio Padre, capivo che Dio è amorevole, pieno di compassione. Ma ho scoperto anche che Gesù non aveva pazienza con gli ipocriti e i falsi religiosi e che li smascherava senza mezzi termini. E io, mi sono riconosciuta totalmente IPOCRITA e perduta. Sembravo brava e buona fuori, è vero, ma dentro sapevo di essere bacata fino in fondo. Odiavo i nemici e, dentro ero ribelle ai genitori. Meritavo il giudizio di Dio.

Continuando a leggere ho scoperto che però c’era speranza. Ho capito che Gesù è morto per i peccati miei e quelli di tutto il mondo e poi è uscito vincitore dalla tomba, trionfando sulla morte. Cosa potevo volere di più? Se Dio era così, pronto a pagare con la vita per i miei peccati e a regalarmi la salvezza se avessi creduto di cuore in Lui, non potevo e non dovevo più esitare. Volevo essere sua. Gli ho chiesto perdono per la mia ipocrisia e malvagità, ho accettato il dono del suo amore e della sua salvezza. E gli ho detto che volevo seguirlo e servirlo ogni giorno della mia vita. E così ho fatto. Lì è cominciato il mio nuovo viaggio di fede.

Ecco qualche semplice consiglio per chi si avvicina alla Bibbia.

  1. La Parola di Dio, la Bibbia, è bene cominciare a leggerla dai Vangeli e continuare poi con tutto il Nuovo Testamento. In un secondo tempo, ci si potrà avvicinare alle ricchezze del Vecchio Testamento.
  2. Non bisogna leggere la Bibbia saltando qua e là cercando “la parola del giorno” come se fosse l’oroscopo. Facendo così non si può capirne il messaggio.
  3. Bisogna leggerla con un cuore onesto e ammettendo che sia il Libro di Dio e che possa parlare personalmente all’individuo.
  4. Bisogna credere a quello che c’è scritto e essere pronti a ubbidire a quello che si è capito.

Adesso vi saluto. D’ora in poi, parleremo di tutto. Nel mio angolo c’è posto per tutti e tutto.

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