Hai fatto bene a parlarmi del tuo problema. Penso che il tuo
sentimento sia una normale reazione emotiva all’idea astratta dell’eternità.
Non è affatto strano che tu abbia questi sentimenti. Sei
normale, sei giovane, hai probabilmente molti anni di vita davanti a te. Perciò
è naturale che tu pensi a viverli pienamente e gioiosamente, tanto più che hai
fede nel Signore e sei consapevole del suo aiuto e della sua presenza costante.
Certamente hai progetti e piani ed è più che normale che tu abbia voglia di vederli
realizzati.
D’altra parte, più amiamo e più conosciamo una persona e più
desideriamo passare del tempo insieme. Sono sposata da 56 anni con mio marito
e, onestamente, lo amo e lo apprezzo più di quando ci siamo sposati. Allora eravamo
innamorati e pieni di passione, ma l’amore profondo si sviluppa nel tempo,
perché è fatto di comunione di idee, di proponimenti e desideri comuni. Non si
sviluppa in poco tempo, ma è qualcosa che si matura con gli anni.
La stessa cosa succede nella nostra “storia di amore col
Signore”. Dopo la conversione ci sono entusiasmo, scoperta, passione. È un
periodo magnifico. Ma una relazione profonda con Lui si sviluppa nel tempo,
leggendo e approfondendo la conoscenza della sua Parola, pregando, meditando
sulle sue promesse e imparando a conoscere sempre più la sua grazia, il suo
amore, la sua misericordia e la sua disciplina. Più lo si conosce e più si
vuole stare con Lui. E più si pensa quanto sarà bello abitare nella casa che
Lui ci prepara.
In secondo luogo, sono le prove, le difficoltà, le malattie
e le debolezze della vecchiaia che spingono di più i credenti a pensare e
desiderare il ritorno del Signore, per stare eternamente con Lui.
Un giovane che sta bene, a certe cose pensa meno. Se, come
scrivi, la tua intenzione è di seguire e servire il Signore e approfondire la
tua relazione con Lui, Egli stesso ti guiderà sempre più e si farà sempre più
conoscere da te. Perciò non ti preoccupare; vivi per Lui e con Lui pienamente
ogni giorno della tua vita. Fai piani come se tu dovessi vivere fino a
cent’anni, ma vivi ogni giorno come se fosse il tuo ultimo. È una formula a
prova di bomba.
E sai che cosa mi rallegra tanto, ora che sono vecchia,
vicina al “trasloco” nella casa celeste, dopo avere pienamente goduto la mia
vita sulla terra servendo il Signore?
Sono i versetti in Apocalisse 22:3-5: “Nella città ci sarà
il trono di Dio e dell’Agnello; i suoi servi lo serviranno, vedranno la sua
faccia e porteranno il suo nome scritto sulla fronte. Non ci sarà più notte;
non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce del sole, perché il Signore
Iddio li illuminerà e regneranno nei secoli del secoli”.
Che prospettiva
meravigliosa! Serviremo ancora e non ci stancheremo!
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