HABEMUS PAPAM

Ieri sera ho visto in TV la presentazione del nuovo Papa. Sembra un tipo alla mano.

Mi ha fatto effetto la folla che gridava “Francesco” come allo stadio e mi sono ricordata di altre folle che gridavano “Duce!” quando ero ragazza. Niente è più contagioso del clamore della folla.

Molti sperano che ci saranno dei cambiamenti, ma che cambiamenti ci potranno essere da uno che ha già recitato l’Ave Maria la prima volta che si è affacciato alla finestra vestito da Papa e che domani andrà a pregare la Madonna? Sarà sempre la stessa solfa!

Qualcuno ha detto che nella chiesa ci vorrebbe una riforma, e probabilmente intendeva più moralità, meno ricchezze e meno politica. Parole sante!

Ma cosa sarebbe una vera riforma? Buttare alle ortiche il complesso di regole, sacramenti e tradizioni ammucchiate attraverso i secoli e accogliere i tre punti di Lutero: sola Scrittura, sola grazia, sola fede. Quella, sì, era una vera riforma. Ma la chiesa di Roma ha perso il treno. Oramai, per riforma si intende fare finta di cambiare qualcosa per non dovere cambiare mai niente.

In ogni modo, staremo a vedere!

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