Coltivi la cordialità?



Io conosco tanta gente cordiale e gentile: negozianti, cassieri, venditori, impiegati, commessi. Ma non potrei direi mai che in Italia ci sia la cultura della gentilezza. Di solito, la gente diventa gentile solo quando ti conosce.

Faccio qualche esempio (un po’ odioso, per farmi capire!).

Per esempio, in America, quando paghi il pedaggio in autostrada ti dicono sempre “buon giorno” o “buona sera” con un bel sorriso e ti augurano buon viaggio, quando riparti. Qui da noi, se ti danno il resto guardandoti in faccia, è già bello.

Vai in un negozio e qualcuno ti chiede subito se ti può aiutare e aggiunge un piccolo complimento, che ti mette a tuo agio.

Chiedi un’informazione e te la danno con gentilezza, e non con aria di sufficienza.

Alla cassa del supermercato, sono sempre stata accolta con un sorriso, e mi hanno aiutata a riempire il mio sacco. Piccole cose, che ti fanno sentire bene.
Sanno che, se non sono gentili, rischiano il licenziamento? Può essere. Però ti fanno piacere.

Raramente un romano in Metropolitana mi cede il posto. Lo fanno sempre, forse anche per riguardo ai miei capelli bianchi, gli stranieri. Guai, poi, a andare in un ufficio statale o in un ministero! Mi sono spiegata?

Perciò ora passo a un breve decalogo che ho trovato in un libro, scritto da una signora che si chiama Elizabeth George, che mi piacerebbe conoscere. Anche per verificare se riesce a praticare quello che scrive. Se lo fa, deve essere una “perfezione” ambulante!

1. Parla alle persone anche se non le conosci. Non c’è niente di più piacevole di un saluto amichevole. Poco tempo fa, ho preso un aereo e la poliziotta, che mi ha esaminata prima dell’imbarco, mi ha detto: “Che buon profumo ha, signora!”. Mi ha fatto molto piacere (tanto per farmi bugiarda, era italiana!).

2. Sorridi a chi ti parla: bisogna mettere in moto ben settantadue muscoli per fare il broncio e ce ne vogliono solo quattordici per sorridere. Conviene, non ti pare?     

3. Se possibile, chiama le persone per nome. Farà loro molto piacere scoprire che le ricordi in modo particolare.

4. Sii amichevole. Se vuoi farti degli amici, fa’ il primo passo nel dimostrarti amico.
Qui, inserisco una mia piccola esperienza personale. La proprietaria di un bar, dove mio marito e io andiamo a volte a prendere un espresso, era il tipo meno amichevole che si potesse inventare. Ho deciso di conquistarla. Un piccolo complimento oggi (naturalmente onesto!) e un sorriso domani… C’è voluto un bel po’ di tempo, ma ora, se capita, ci diamo perfino un abbraccio! 

5. Sii cordiale. Mostra che ti fa piacere fare quello che fai. La gente ti imiterà.

6. Mostra un interesse genuino per le persone con cui hai a che fare. Con un piccolo  sforzo, riuscirai a trovare tutti più simpatici.

7. Sii generoso nel sottolineare le cose positive (se hai l’onesta impressione che una persona bene in carne abbia perso un po’ di peso, diglielo. Ti sarà amica per la vita). Lascia perdere la voglia di criticare.

8. Fai attenzione a non mortificare, facendo osservazioni fuori posto o avventate. Tipo: “Il rosso non ti dona…”. Una commessa una volta mi ha detto dopo avermi fatto misurare un abito: “Lei è una falsa grassa!”. Non posso descrivere la faccia di   mio marito!

9. Rispetta le opinioni degli altri e non cercare di imporre le tue, specialmente se si tratta di una persona che non conosci a fondo.

10. Sii di aiuto. Dopo tutto, quello che conta nella vita è quello che facciamo per gli altri. L’ha detto anche il Signore Gesù: “Quello che volete che la gente faccia a voi, fatelo voi a loro”.

Alla prossima!

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