Occhio al nemico: è dentro di te! - Morire per vivere 3


Vi ricordate della patata che non voleva morire, di cui abbiamo parlato due post fa? Non voleva adattarsi al piano di Dio. Non voleva morire per dar vita a altre patate e non è servita a nulla.

Quando diventiamo nuove creature in Cristo, dobbiamo cercare di non comportarci come quella patata, autosufficiente e indipendente. E testarda.

Al contrario, dobbiamo renderci conto che siamo come bambini e che dobbiamo crescere. Dobbiamo nutrirci con la Parola di Dio, parlare col Signore per mezzo della preghiera e permettergli di educarci come vuole Lui. Invece no, spesso crediamo di sapere già tutto, mentre, appena appena, abbiamo capito il piano della salvezza. Vogliamo essere indipendenti, agire a modo nostro e testimoniare della nostra fede a tutti costi. E facciamo più disastri che cose buone.  Io ne ho fatti.

Per esempio, coi genitori non credenti cosa facciamo? Entriamo in casa e annunciamo che abbiamo trovato la verità, che la Chiesa romana è tutta sbagliata, che tutto quello che ci hanno insegnato è errore e che siamo diventati figli di Dio.  

I genitori cosa pensano? Per prima cosa, che il figlio o la figlia siano diventati matti, poi che siano diventati preda di una setta e, infine, si sentono feriti personalmente, perché fino a quel momento avevano pensato di essere stati dei bravi genitori. Ma cosa si credono di essere questi figli che, di punto in bianco, gli vengono a dire che hanno sbagliato tutto?

Un giovane, che abbiamo conosciuto e aiutato spiritualmente molti anni fa, si è comportato un po’ in questo modo ed è stato bistrattato malamente da sua madre, un po’ per l’ignoranza di lei, ma anche per la sua troppa irruenza e belligeranza.

A un certo punto, mio marito gli ha dato il migliore consiglio possibile: chiedi ai genitori di permetterti di parlare loro per dieci minuti, senza essere interrotto; esprimi loro il tuo amore e poi spiega con gentilezza quello che ti è successo. Come ti sentivi prima, come ti è stata spiegata la salvezza, che cosa ti ha colpito (senza fare polemiche) e quale è stata la tua reazione.  Poi prometti di non parlare più della tua fede, a meno che non ti facciano delle domande. Piuttosto, vivi giorno per giorno la tua fede davanti a loro. Dimostra di essere diventato davvero una nuova creatura. Sarai la loro Bibbia. Punto e basta.

Nel suo caso, i risultati sono stati magnifici. I suoi genitori e altri parenti si sono convertiti!

Spesso, nonostante tutte le nostre buone intenzioni, testimoniamo, parliamo e agiamo con molto orgoglio (per non dire PER orgoglio), per mettere in mostra il nostro io, pensando di essere meglio di quello che siamo. L’Apostolo Pietro ha detto baldanzoso a Gesù: “Io non ti tradirò mai” e dopo poche ore lo ha fatto.

Pensiamoci: il nostro orgoglio è il peggior nemico della nostra crescita spirituale. E finché saremo in vita farà capolino. 
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