Non solo fede

Come promesso, oggi parliamo di fiducia.

La fiducia è diversa dalla fede. È un sentimento che spinge ad abbandonarsi a qualcuno o qualcosa. Ho fiducia in un dottore e perciò mi faccio curare da lui piuttosto che da un altro. Ho fiducia in un prodotto e perciò lo uso. Ho fiducia in una persona e perciò sono pronta a darle degli incarichi delicati o a confidarle dei segreti.

La fiducia in Dio è avere fede in quello che Egli è, che ha promesso e ha detto e agire di conseguenza ubbidendogli, senza dubitare che siamo nelle migliori mani possibili.

Questo ha molto a che fare con la nostra vita pratica e col nostro atteggiamento davanti a quello che succede. Se abbiamo fiducia nella bontà, nella sapienza e nella benignità di Dio, mentre preghiamo non dubiteremo che riceveremo esattamente quello che sarà per il nostro vero bene, anche se, forse,  dovremo aspettare la risposta o ricevere qualcosa che non è esattamente  quello che avevamo chiesto.

Dio sa meglio di noi ciò che il nostro bene e, a questo punto, deve subentrare in noi la fiducia. Dio  può tutto e non c’è niente di difficile per Lui. Può guarire, abbattere ostacoli, piegare la volontà dei nostri avversari, darci i soldi necessari per qualche progetto, cambiare una tempesta in un cielo sereno.

Tutto, insomma. Però, proprio nella sua preghiera modello, il cosiddetto “Padre nostro”, ci ha insegnato a dire: “La tua volontà sia fatta”. E noi dobbiamo rivolgerci a Lui con un atteggiamento di totale fiducia nella sua volontà.

L’Apostolo Giovanni ha scritto proprio questo pensiero nella sua prima lettera. Ascoltiamolo: “Questa è la fiducia che abbiamo in Lui: che se chiediamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che Egli ci esaudisce in quello che gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo chieste” (5:14,15). 

La fiducia (che non è fatalismo, ma è sottomissione ragionata) ci aiuterà a ricordare il carattere e la perfezione di Dio e non ci permetterà di pensare che Lui non ci abbia ascoltati o abbandonati o che non ci voglia bene. Egli ci ama sempre e vuole sempre il nostro bene, perciò “accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia ed essere soccorsi al momento opportuno” (Ebrei 4:15).

Col passare del tempo, ci renderemo sempre più conto che, dopo tutto, aveva ragione e ci ha dato ciò che era il meglio per noi.
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