La vita esuberante, cos’è?

Si sente spesso parlare della vita cristiana esuberante e Gesù ha affermato di essere venuto sulla terra per darci la vita eterna e darcela ad esuberanza. Ma spesso non si sa bene che cosa sia nella pratica questo tipo di vita.

Perciò è bene sapere che cosa NON è, tanto per partire col piede giusto.

Non è essere sempre entusiasti.

Non è essere sempre sprizzanti di gioia, come se stessimo per esplodere e avessimo vinto la lotteria di capodanno.

Non è gridare tutto il tempo “Gloria a Dio!” e non è neppure dare pacche sulle spalle della gente e affermare che con Gesù non ci sono problemi.

La vita esuberante è una cosa molto più seria che si dimostra anche quando tutto sembra andare storto, quando stai male e il dottore ti dice che hai il cancro, quando una persona molto cara ti tradisce, parla male di te e ti ferisce, quando ti sembra di essere arrivato alla fine di tutta la tua forza e quando per una tua stupidità che non conosci, il tuo computer ti perde una massa di dati importanti e devi ricominciare da capo il lavoro di settimane.

Allora, cos’è?

È una vita che comincia quando il Signore ti chiama per nome e lo Spirito Santo ti convince che sei perduto, che sei un peccatore senza speranza. Allora, tu stendi la mano come il peggiore mendicante, per ricevere il dono della vita eterna, cioè la salvezza acquistata da Gesù sulla croce, morendo al tuo posto.

È una nuova vita che ti porta delle benedizioni eterne. Fa di te una nuova creatura, innesta in te la natura divina, come dice l’Apostolo Pietro, fa del tuo corpo il tempio dello Spirito Santo, ti rende membro della famiglia di Dio e ti aiuta a pensare e a agire secondo i pensieri e la volontà di Dio. Tutto questo comporta delle benedizioni per questa vita e delle sicurezze riguardo all’eternità. In poche parole, è una vita di stretto contatto col Signore.

È anche una nuova vita che comporta delle responsabilità personali. La prima, come ho detto, un momento fa, è appropriarsene con un atto di fede personale in Cristo, credendo a quello che Lui ha detto e fatto e riconoscendolo come unico Salvatore e Signore della propria vita.

E poi, di conseguenza, non ascoltare altre voci e ubbidire unicamente alla voce del Pastore. Lui oggi non parla per mezzo di sogni, visioni, profezie umane. Non si serve di intuizioni filosofiche o di teorie di scienziati e psicologi. Parla solo per mezzo della Bibbia.

E la conoscenza approfondita della Bibbia produce una realtà di vita in comunione con Dio, di unità e armonia con Lui. Un’amicizia e famigliarità col Padre celeste, che ci permette di dirgli tutto, di godere della sua approvazione, di comprendere i suoi rimproveri e di avere la sicurezza costante della sua cura. Questa è la vita esuberante che Gesù ha promessa e che dipende dalla sua potenza e dalla sua misericordia.

Ma c’è ancora un po’ di più. Ne parliamo insieme la prossima volta.
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