Amore è... 12 — Gioia sbagliata

8 marzo: Festa della donna a base di mimose e di serate in pizzeria con le amiche. L’augurio che mi faccio e faccio a tutte le mie amiche è che il Signore ci aiuti tutte a essere pienamente donne e pienamente felici di esserlo! E che le qualità dell’amore, che stiamo esaminando, esplodano nella nostra personalità.

Oggi l’apostolo Paolo ci propone un contrasto: l’amore NON gode dell’ingiustizia, MA gioisce con la verità. Di quest’ultima parleremo la prossima volta.

Il mondo in cui viviamo è difficile. La corruzione a danno degli onesti aumenta, la violenza contro gli innocenti anche, le difficoltà per chi vuole comportarsi bene si moltiplicano.

Chi la fa in barba al prossimo gode. I malvagi spesso si uniscono per fare il male. E se la cosa riesce bene, via pacche sulle spalle. Il mondo è di chi ci sa fare!

Era così anche ai tempi di Gesù. Per condannare Gesù, due nemici, Erode e Pilato, sono diventati amici e alleati. Quando finalmente è morto, avranno tirato un sospiro di sollievo: era un tipo troppo scomodo. Avevano commesso una terribile ingiustizia, ma lo avevano fatto per la pace generale. Ne hanno goduto e probabilmente molti hanno goduto con loro.

Dopo che era riuscito, meglio di quanto si fosse sperato, l’attacco alle torri gemelle di New York in molti paesi le popolazioni hanno festeggiato. Una bella lezione contro quei capitalisti cristiani e sfruttatori!

Non sono esperta in profezie, perciò non chiedetemi spiegazioni e interpretazioni dettagliate, ma un episodio nel Libro dell’Apocalissse mi sembra chiaro e piuttosto sintomatico sull’argomento di oggi. Nel capitolo 11, sono nominati due testimoni che saranno a Gerusalemme durante la grande tribolazione. In quel periodo di giudizi catastrofici e di dittatura terribile, che precederà il ritorno di Cristo sulla terra e l’inizio dell suo regno milleniale, Dio farà ancora sentire, per mezzo di loro il suo appello al ravvedimento. Predicheranno per 1260 giorni, proclameranno la Parola di Dio e faranno miracoli incredbili. Nessuno li potrà mettere a tacere o fermare. Chi cercherà di farlo, morirà.

Saranno due elementi scomodissimi, per chi vorrà continuare a essere ribelle a Dio. Ad un certo punto, un personaggio molto potente riuscirà a ucciderli e i loro cadaveri saranno lasciati sulla piazza a Gerusalemme per tre giorni e mezzo. Non sarà permesso a nessuno di seppellirli. Tutto il mondo potrà osservare i loro corpi (chissà quante TV si raduneranno su quella piazza!) e la gente sarà felicissima che siano stati tolti finalmente di mezzo quei due profeti di sciagura. La Bibbia dice che tutto il mondo si congratulerà, la gioia sarà globale e la gente farà festa mandandosi regali. Come a Natale.

Per la cronaca, dopo tre giorni e mezzo di feste, i due risusciteranno e saliranno in cielo. Dopo di che, sulla terra si scateneranno dei guai terribili e le congratulazioni cesseranno. La gioia di chi gioisce dell’ingiustizia, di solito, dura poco.

Spero che nessuna di noi sia del tipo che compie delle ingiustizie e, ancora peggio, che ne gioisce. Nel caso che subiamo l’ingiustizia, cosa purtroppo possibile, facciamo quello che ha fatto il Signore sulla croce. Ha perdonato quelli che lo prendevano in giro e gli facevano tanto ingiustamente del male. È l’unica reazione giusta.

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