Due meno e un più

Nella mia esperienza millenaria di moglie e di ascoltatrice di mogli e mariti, mi sono convinta di alcune cose. Quando si diventa vecchi si hanno teorie su tutto. A volte, sono teorie sbagliate, ma spesso si dimostrano giuste.

Una però è assolutamente provata e riguarda due cose che mandano in bestia i mariti, anche i migliori, e una cosa che, invece, li manda in brodo di giuggiole.

Ve la propongo come regalo di fine d’anno e come chicca per rendere il 2010 più bello, se applicata con costanza e buon senso.

Udite, allora, i due “meno”!

Il primo “meno” è: non interrompere tuo marito mentre ti racconta qualcosa.

Io lo facevo sempre. Ora cerco di farlo meno perché so che lo detesta.

Mi spiego. Tuo marito arriva a casa dopo il lavoro e ti dice che un collega ha tutta l’aria di fargli lo sgambetto per impedirgli una promozione.

Ha il viso scuro e la fronte aggrottata. Si vede che è disturbato.

Tu esplodi: “L’ho sempre detto che tu sei troppo buono e ti lasci mettere i piedi sulla testa da chi è meno capace, ma più furbo di te... Se io fossi al tuo posto... Spero che tu sia andato o che almeno andrai dal capo!”.

“Mannaggia!” dice lui. “Sei sempre la stessa!”

E va a rifugiarsi davanti alla televisione.

Tu quasi ti metti a piangere, perché volevi confortarlo e lui ti ha trattata come una pezza per i piedi. La serata è rovinata.

Beh, ti ha trattata male, perché lo hai interrotto quando voleva raccontarti con minuzia maschile, magari prendendola da Adamo e Eva, quello che era successo. E tu, con tutto il cuore e la voglia di far bene, lo hai interrotto.

Il secondo “meno” succede di nuovo quando lui torna a casa dal lavoro.

“Benvenuto , caro, non vedevo l’ora che tu arrivassi....”

“Davvero?”

“Non puoi sapere che giornata ho avuto. Prima mi sono trovata che avevo finito il detersivo per la lavatrice e sono dovuta andare a comprarlo. Naturalmente, sai, sono dovuta andare al negozietto dove non hanno mai, ma poi mai, quello che mi piace...”

E poi, via e avanti col ginocchio sbucciato di Carletto e le bave di Alessietta. E il ferro da stiro che proprio bisogna cambiarlo.... E la telefonata della mamma di lui che vuole venire a cena domani, quando avevano invitato Toni e Silvia...

Il povero marito non ha nessuna voglia di sentire quella mitragliata di cattive notizie, che, alla fine dei conti, gli interessano proprio poco, e se la cava nel migliore dei casi, con un “Mah, che ci vuoi fare....” e si ritira.

Il secondo “meno” è, in poche parole: non assalire tuo marito con la lista delle rogne della giornata, appena entra dalla porta. Ne parlerai con calma, se necessario e ci riderete su.

Il “più”, invece, è vecchio come il mondo, ma lo dimentichiamo troppo spesso. Un complimento al giorno spazza via le nubi dal cielo del matrimonio, soprattutto se viene da una moglie carina, un po’ più profumata del solito e che gli dice che “lui” è il migliore marito del mondo.
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1 commento:

  1. eh si, non ho le tue esperienze - ma 35 anni ci abbiamo anche noi alle spalle! E devo dirti una cosa - casco ancora tante volte - che il Signore ci aiuta di "mettere un freno alla nostra bocca" - o di aprirla con le parole giuste. Grazie, cara Maria Theresa da Karin

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