BELLEZZA SICURA

A me fanno ridere le pubblicità in TV. La signora che sente male alle gengive perché la dentiera le balla. Mette un prodotto e – miracolo! – la dentiera è salda. Salvo a tornare tale e quale, quando la pubblicità è ripetuta la prossima volta. Se uno ci credesse, direbbe che il prodotto vale poco!

Oppure la signora gonfia, che si sgonfia miracolosamente se beve un certo preparato, e poi si rigonfia, per riprendere lo stesso prodotto miracoloso, al prossimo stacco pubblicitario.

Molti anni fa, quando i miei figli erano piccoli, sui giornali c’era, nella pubblicità, la faccia di un uomo triste e soffrerente. La scritta era: “Poverino, come soffre! Non usa il callifugo Ciccarelli!”. Così, quando un bambino piangeva per qualche motivo, i fratelli gli dicevano: “Poverino, come soffre! Non usa il callifugo Ciccarelli...”. E giù le risate. O i pianti dell’interessato.

Fatto sta che, se si bada alla pubblicità, non dovresti mai invecchiare, dovresti camminare sempre a passo scattante e non avere mai un capello fuori posto. A meno che tu non sia Brigitte Bardot, che si può permettere di sembrare una mezza catastrofe, non puoi avere una grinza.

Però nessuna pubblicità dice che dovremmo essere belle e giovani dentro. A questo tipo di bellezza, che non si compra in negozio, non si pensa. Ma non è da trascurare, perché è essenziale.

In un ritaglio di un giornale evangelico ho trovato questi consigli. Ve li passo, in caso vi possano servire. Vengono da un certo signor Sam Levinson, di cui personalmente non ho mai sentito parlare.
  • Per avere labbra attraenti, pronuncia parole gentili, che confortano e aiutano chi ti ascolta.
  • Per avere degli occhi luminosi, sforzati di vedere che cosa c’è di buono negli altri.
  • Per avere dei bei capelli, lascia che il tuo bambino (o il tuo nipotino!) te li accarezzi e si diverta a arruffarli un po’.
  • Per avere una figura slanciata, condivdi il tuo cibo con chi ha fame (in altre parole, mangia meno).
  • Per avere un’andatura elegante e sicura, cammina con la consapevolezza che Gesù ti accompagna ovunque vai e non sei mai abbandonata.

Ho conosciuto donne molto belle, ma che non sapevano di niente. Erano solo preoccupate di apparire nel loro fulgore e, dentro, erano delle perfette oche.

Ho conosciuto anche donne parecchio bruttarelle, che però avevano lo sguardo amorevole, erano pronte a sorridere e non avevano paura, magari, di mostrare un dente un po’ storto.

Ve lo assicuro: vincevano il premio.

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