Quanto sono cambiati gli uomini italiani!
Cinquanta anni fa, non avreste visto un giovane padre spingere il passeggino o la carrozzina del suo bambino neppure a pagarlo a peso d’oro. Lo avrebbe considerato degradante e indegno del suo ruolo di capofamiglia.
Non lo avreste visto neppure imboccare il suo bambino e offrirgli la pappa a cucchiaini. Troppo da donna... Oggi i papà fanno questo e altro ed è un buon cambiamento. Se...
Ripeto: se, o a meno che, non sia indice di confusione di ruoli, di insofferenza e ribellione da parte delle mogli, del femminismo che rende gli uomini spesso insicuri. Conosco coppie in cui lei lavora e progredisce nella sua professione, mentre lui rimane a casa, fa le pulizie, prepara il pranzo e cura i bambini.
“Lei guadagna più di me perciò tanto vale che invertiamo le mansioni. A me non dispiace restare a casa. Meno rogne coi colleghi d’ufficio e meno responsabilità di decidere” ha detto un marito.
Era vero: sua moglie era una bomba di capacità, mentre lui era calmo e del tipo “vivi-e-lascia-vivere”. Ma la loro famiglia era sbilanciata e i figli crescevano con la figura una madre troppo Walkiria e di un padre troppo remissivo e rinunciatario.
D’altra parte conosco una signora che non ha mai portato al cassonetto la spazzatura di famiglia, perché diceva che non è un lavoro da donna.
Secondo me, non ci sono lavori da donna o da uomo. Si fa quello che deve essere fatto. Ma i ruoli devono essere rispettati come indica
Ma qualcuno sembra che ci sia riuscito bene: Lutero.
Ho letto una sua frase che mi ha fatto riflettere. Si sa che il grande riformatore tedesco era un tipo molto occupato. Traduceva
Un buon esempio, non vi pare?
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