C’è speranza se… Consiglio n. 9


L’ho visto succedere con i figli, con i collaboratori, coi giovani della chiesa: una lode vale più di dieci esortazioni e di venti fervorini.

Non parliamo poi dell’importanza di lodare il proprio coniuge.

Se siete fiere di vostro marito, diteglielo. Se sa fare un lavoro in casa, lodatelo. Se riesce bene nel suo lavoro, onoratelo.

Il consiglio n. 9 è: Non sottovalutate mai l’importanza della lode. 

Ci vuole così poco per fargli sentire che, per voi, è la persona più importante al mondo. Il sorriso con cui lo accogliete quando torna a casa dal lavoro, il commento gentile che potrete fare sul suo conto davanti ai figli o agli amici, sarà per lui più importante di qualsiasi regalo anche molto costoso.

Qualcosa di buono e di vero da dire si potrà trovare sempre anche sulla moglie. Sul suo pollice verde, sulla sua attenzione nell’apparecchiare la tavola, sul modo in cui riceve gli ospiti, sul fatto che fa mai mancare dei fazzoletti puliti e stirati.

Il marito della donna dei Proverbi l’aveva capito e lo praticava, fino al superlativo, dicendo: “Molte donne si sono comportate da virtuose, ma tu le superi tutte!” (31:28).

Non solo è una pratica che evidentemente anche Dio approva, avendola inclusa nella Bibbia, ma che è pure contagiosa.

Infatti, dei figli di quella donna straordinaria è detto che “si alzano e la proclamano beata”!

Una moglie mi ha detto che suo marito ogni giorno la loda per qualche cosa. E perfino trova qualche lato buono nei suoi sbagli! Non c’è da meravigliarsi che la loro casa sia un piccolo angolo di cielo.
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