C’è speranza se… Consiglio n. 10


Abbiamo parlato delle diversità fra uomo e donna, di usare tatto e comprensione fra marito e mogli, di non permettere ai propri genitori di interferire nella vita matrimoniale, di non riversare tutto l’amore sui figli e così via. Spero che questi consigli vi siano serviti a qualcosa.

Oggi chiudiamo la serie e sarà un po’ come nelle sagre paesane, quando ci sono i fuochi d’artificio e si arriva al gran finale con una serie assordante di pim-pum-pam. Spero che il gran finale raggiungerà il suo scopo.

Il consiglio n. 10 è: Imparate a affrontare le difficoltà.

A questo punto, penso che l’abbiate capito: i conflitti si presenteranno anche nel vostro matrimonio.

Se li considererete una cosa cattiva in sé, porteranno solo problemi. Se li considerate una cosa normale, e soprattutto risolvibile, non saranno più seri di un brutto raffreddore o di un mal di testa.

Se due coniugi con una personalità forte decidono di non discutere mai le proprie opinioni, reprimeranno i conflitti, ma i risultati saranno disastrosi e l’abisso fra loro diventerà pressoché incolmabile.

La vera soluzione sarà nel saper trarre il maggior vantaggio dal conflitto e usarlo in maniera positiva.

Allora, che fare?

  1. Pregate prima di discutere, chiedendo onestamente al Signore di aiutarvi a realizzare una buona intesa e tenendo presente il fatto che Gesù è lì con voi, seduto con voi. Se vi trovate a discutere prima di aver pregato, sarà meglio che vi fermiate a farlo o rimandiate la discussione.
  2. Esprimetevi con chiarezza e con forza, ma senza perdere la pazienza. A volte, quando si discute, si crede di avere a che fare con un medium che sa leggere nel pensiero. Nessuno di noi ha sposato la maga Circe o il mago Merlino. Perciò non sperate che il vostro coniuge capisca quello che non dite. Se siete scoraggiati, non dite mai: “Lo sapevo, non valeva la pena che parlassimo, tanto non ci capiamo”. È la cosa meno savia da fare, perché costruisce un muro fra di voi. Continuate a parlare, perché ne vale sempre la pena.
     
  3. Introducete nuove idee nella discussione e possibilmente suggerite qualche soluzione, allo scopo di arrivare a una conclusione positiva, anziché entrare in ragionamenti complicati e contorti.
     
  4. Incoraggiate vostro marito o vostra moglie a esprimere opinioni e desideri senza reticenze, cercando sempre di imparare dall’altro qualcosa di utile e di capire esattamente quello che pensa.
     
  5. Dopo che vi siete espressi, cercate dei punti di contatto. Elencate alcune cose in cui vi siete trovati a pensare nello stesso modo e costruite su quei punti comuni.
     
  6. Fate in modo che ogni conflitto diventi un gradino su cui salire per crescere nella comprensione del pensiero di Dio e di ciò che desiderate profondamente.
     
  7. Non sperate necessariamente sempre in una conclusione del tipo “e vissero felici e contenti” perché non sarebbe realistica, ma permettete a Cristo di aiutarvi a maturare e a capirvi di più. E sopra ogni cosa, riconfermatevi sempre il vostro amore e la vostra stima. 

Il vostro matrimonio non sarà mai senza conflitti o momenti di tensione, ma applicando questi consigli brevettati e collaudati diventerà più ricco, e sempre più soddisfacente e cementato. Parola di chi l’ha provato.

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