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Decisamente, io sono troppo vecchia per questo pianeta! Quando per strada vedo uno che parla da solo penso che sia matto. Poi vedo che ha gli auricolari e capisco che sta parlando con qualcuno. Magari in Australia.
Dovunque vado, su dieci pesone, ce ne sono almeno sette che parlano al telefonino o stanno ricevendo dei messaggi. Ma che si dovranno mai dire?
In auto se non c’è la radio accesa non vai da nessuna parte. A casa, la TV è sempre in funzione. Coi parenti in Corea si parla con Skype. I bambini sono sempre attaccati ai loro videogiochi e sanno usare il computer meglio dei loro genitori.
Se tutto non si sa, non si vede e non si sente in tempo reale, sembra che caschi il mondo.
La droga del “tutto e subito” ha preso un po’ tutti. Lo sapevate che a Roma, in un ospedale, hanno aperto un reparto per dipendenti da computer e telefonini?
Nella METRO, l’altro giorno, ho visto una ragazza che mi ha fatto una gran tristezza. Mi pareva uno zombie con auricolari e telefonino in mano. Guardava nel vuoto come se non vedesse nessuno, mentre stava in piedi, in fondo al vagone, e si dondolava come un orso nella gabbia di uno zoo. Evidentemente stava ascoltando musica ad alto volume. Era drogata? Forse. Certo era drogata di musica.
Ogni cosa, quando è usata all’eccesso, diventa una droga. Fumo, alcol, cibo, lavoro, sesso, musica, internet, cose buone e cose nocive: tutto può diventare una droga.
Ma perché faccio tutta questa tirata? Perché la Bibbia dice di aggiungere alla fede, alla virtù e alla conoscenza anche l’autocontrollo. È un ordine preciso di Dio.
L’autocontrollo è la risposta equilibrata alle sollecitazioni di ogni tipo, buone o cattive che siano, che ci vengono dall’esterno.
La mia reazione a una scortesia può essere una frase piena di irritazione oppure no. Dipende dal mio desiderio di attaccare briga oppure di lasciar perdere.
Davanti a una coppa di gelato con panna e cialdoni, dopo un pranzo più che abbondante, la mia reazione può essere “mi-piace-troppo-e-perciò-la-mangio-anche-se-poi-vomito” oppure “no grazie, un’altra volta!”.
Ai credenti di Corinto, che litigavano fra loro, e erano addirittura pronti a andare in tribunale per farsi le loro ragioni, l’Apostolo Paolo dice: “Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite piuttosto qalche danno? Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio?”. L’autocontrollo poteva aiutarli a cambiare.
La Parola di Dio dice che “Dio ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di amore, di forza e di autocontrollo”. Dio ci fornisce tutto quello di cui abbiamo bisogno per autocontrollarci. L’importante è imparare a attingere la forza e la volontà di fare la cosa giusta alla fonte giusta.
La Bibbia è chiara: “Chi è lento all’ira vale più del prode guerriero; chi ha autocontrollo vale più di chi espugna città” (Proverbi 16:32). “Chi non ha autocontrollo è una città smantellata, priva di mura” (Proverbi 25:28). “È una gloria per l’uomo astenersi dalle contese, ma chiunque è insensato mostra i denti” (Proverbi 20:3).
“Se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l’altra... a chi vuole litigare con te e prenderti la tunica, lasciagli anche il mantello...Se uno ti constringe a fare un miglio, fanne con lui due...” (Gesù). Questo sì che è autocontrollo!
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