C’è speranza se… Consiglio n. 2


Il primo consiglio per il buon successo di un matrimonio riguardava l’importanza di tenere conto del fatto che uomini e donne affrontano i problemi da angoli diversi. Gli uomini sono razionali e le donne sono emotive.

Il secondo consiglio è:
Se possibile, non vivete coi genitori né di lui né di lei. 

Contrasti anche seri si determinano quasi invariabilmente se una giovane coppia cerca di vivere nella stessa casa dei genitori.

Una coppia che comincia una vita a due ha già abbastanza prolemi da affrontare e angoli da smussare senza andare a cercarsene di più. Le coppie sposate da poco spesso trovano difficile perfino abituarsi a un nuovo modo di apparecchiare la tavola, di piegare gli asciugamani, di gestire le luci di casa e così via. Figuriamoci se ci si aggiungono gli sguardi solleciti della suocera che non approva il modo di stendere le camicie della sposina, o i consigli di una madre che, in nessun modo, vuole cambiare la disposizione di qualche quadro ninnolo ingombrante.

Gesù citò la Genesi dicendo: “L’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una stessa carne” (Matteo 19:4).

Dio, nella sua sapienza, ha comandato la separazione della coppia dai genitori al momento del matrimonio. In questo modo si evitano le interferenze dei genitori sui comportamenti dei giovani sposi e formazioni di pregiudizi su uno o su un altro, scontri riguardo agli orari, aggiustamenti faticosi di abitudini, cambiamenti nei modi di cucinare, convivenze troppo strette data la piccolezza dell’appartamento da condividere.

Per non parlare poi dei problemi che sorgono quando nasce il primo nipotino!

Molti giovani pensano che sia una buona idea vivere coi genitori almeno per un breve periodo, “fino a che non ce la potremo fare da soli”, ma finiscono per pentirsene amaramente e per piangerci su, anche per tutta la vita.

Perciò, ragazzi, cominciate la vostra a due da soli e col Signore e, se possibile non vivete neppure nella stessa strada o vicinato dei suoceri o dei genitori.

Però quando vi fate visita, fate in modo che siano visite felici e preparate in ogni dettaglio!
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