Pitoni e politici


Un pitone ha mangiato un giovane cervo. Data la mole del cervo, il pitone non è riuscito  a digerirlo ed è morto. Lo ha trovato un guardiano di passaggio.

Non è successo in uno zoo, ma in una zona vergine della Florida. Non è strano che qui, in certe zone, ci siano animali a cui non saremmo abituati. I coccodrilli, per esempio, non fanno più effetto a nessuno.

Un paio di giorni fa, mio marito e io abbiamo attraversato la Florida nella parte meridionale, dall’Atlantico al Golfo del Messico, per andare a trovare alcuni parenti e, per molte miglia, lungo un percorso solcato da una curatissima autostrada, alcuni cartelli indicavano il possibile attraversamento da parte di (udite, o rustici!)... pantere. Ve lo immaginate come sarebbe avere una ruota a terra in quella zona?

Ma torniamo ai pitoni. Sono diventati una moda in questo strano paese e vengono tenuti come cuccioli in casa. I bambini ci giocano, le donne se li mettono intorno al collo e gli uomini, suppongo, si cimentano nel domarli quando diventano più grandicelli. Gusti! Io non vorrei vederne uno neppure appena nato!

Però, quando la loro misura diventa eccessiva, e forse rischierebbero di vederseli arrivare sotto le lenzuola, o dovrebbero metterli in una gabbia, in cui, poverini!, potrebbero soffrire di claustrofobia, alcuni hanno preso la cattiva abitudine di abbandonarli nelle zone vergini, fitte di sottobosco e di acquitrini, dove ci stanno da pascià. Che buona idea! Il male è che quelli hanno preso l’abitudine di moltiplicarsi con delle pitonesse anche loro abbandonate, ma evidentemente non ancora sedotte, per cui si stanno rendendo piuttosto pericolosi per gli umani.

Adesso forse il Presidente, che di gatte da pelare ne ha di più del nostro ministro Monti, si metterà anche... a pelare pitoni e promuovere una campagna in proposito. Naturalmente, si troverà contro gli animalisti e rischierà di perderne i voti nelle sue campagne per essere rieletto. Per il momento, sta promuovendo una campagna contro l’obesità e in questo gli dò assolutamente ragione (naturalmente ha dei feroci oppositori anche in questo)!

Io non capisco niente di politica e vedo alla TV americana i repubblicani che discutono e si beccano coi democratici (con più gentilezza e civiltà dei politici italiani, a dire la verità) e mi rendo conto che tutto il mondo è paese. Promesse di cambiamenti, trasformazioni e progressi che non succedono e non possono succedere finché il Signore non ci metterà la sua mano.

Poco più di tre anni fa, quando Obama è stato eletto e molti pensavano che fosse un incrocio fra un superuomo e un dio dell’Olimpo, in un mio post ho scritto che è “maledetto l’uomo che confida nell’uomo” citando le parole del profeta Geremia. Oggi le dico ancora, mentre ricordo anche le parole, molto realistiche, del Salmista Davide: “Perché questo tumulto fra le nazioni, e perché i popoli meditano cose vane? I re della terra si danno convegno e i principi congiurano insieme, contro il Signore e contro il suo Unto (Gesù Cristo)... Colui che siede nei cieli ne riderà: il Signore si farà beffe di loro” (Salmo 2:1,2,4).

Intanto, cerco però di essere una buona cittadina e di ubbidire alle autorità, che Dio mette al potere, come dice un altro versetto della Bibbia (1 Pietro 2:17).
 
Mi rallegro pure che presto sarò di nuovo in Italia, dove i pitoni stanno ancora allo zoo.
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