Mi chiamo Maria Teresa e sono una donna coi capelli grigi, data la mia bella età. Non vi dico quanti anni ho, ma lo indovinerete facendo in po’ di conti.
Sono sposata con un americano che sta in Italia da 60 anni e che ormai preferisce la pasta agli hamburger. E che, quando vede un bel paesaggio in Italia, mi dice: “Ma un posto così dove lo troveresti in America?” Eppure viene da uno stato molto bello, il Michigan.
Certo le nostre montagne lì se le sognano... Ma in autunno nei loro boschi le foglie degli alberi si incendiano di colori rossi, arancione e gialli. Quelli non ce li sognamo noi!
Abbiamo quattro figli sposati, tre maschi e una femmina, e dodici nipoti. Il più grande ha 23 anni e insegna italiano in America, un altro si sta per sposare, e la più piccola ha due anni e mezzo. Non ce l’aspettavamo e pensavamo che la produzione di nipoti si fosse fermata. Invece... sorpresa!
Pensate che, dato che la mamma non è più giovanissima, i medici insistevano che abortisse. I genitori hanno rifiutato energicamente e lei è venuta bella, sana, vivace e piena di curiosità. Ora ha tre sorelle, un padre e una madre, oltre a molti amici, che la spupazzano alla grande. Considerando la situazione non è affatto viziata.
Tornando a me, sono nata in Trentino perché mio padre, che era un ufficiale di fanteria, allora era lì col reggimento. Per alcuni anni siamo stati in Venezia Giulia e poi ci siamo trasferiti a Genova.
A Genova ho fatto dalla quarta elementare fino all’Università (mi sono laureata in lettere) e ci ho passato gli anni della seconda guera mondiale.
Ho avuto molte benedizioni (sì, le chiamo benedizioni , perché sono sicura che Dio ha tenuto sempre il suo occhio su di me e io non mi curavo affatto di Lui). I miei genitori si amavano e non li ho mai sentiti litigare. Mi volevano bene anche se erano all’antica e molto severi. Mi hanno abituata a ubbidire e a non fare storia. Mi hanno anche insegnato a lavorare, sebbene finanziariamente stessero abbastanza bene. Per esempio, prima di andare a scuola dovevo farmi il letto e, se non lo facevo, lo ritrovavo sfatto con le lenzuola tutte tolte.
Un’altra benedizione è stata la salute (magari avessi avuto qualche scusa per non andare a scuola!) e un’altra ancora il fatto che, a un certo punto, ho trovato una fede vera in Dio.
Ma di questo parliamo un’altra volta.
Un indizio per scoprire la mia età. Ero in prima media (allora si chiamava Ginnasio) quando Mussolini ha cominciato a fare guerra all’Etiopia, che allora si chiamava Abissinia. Non chiedetemi perché.
Ci sentiamo!
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